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2010 | masseria cuntitt castel s. pietro

conte pianetti zanetta architetti
2010 | recupero masseria cuntitt castel s. pietro  2° premio
La lettura della relazione dell'architetto Carloni e una successiva analisi sul luogo hanno permesso di evidenziare le principali caratteristiche del complesso edilizio della masseria Cuntitt.La
parte di costruzione che definisce la cortina muraria verso il nucleo (ala nord/ala est) è inserita in modo chiaro nel tessuto edilizio esistente ed una modifica sostanziale (o addirittura una demolizione)
andrebbero ad alterare dei rapporti spaziali urbani consolidati dal tempo. Anche all'interno della corte questo settore è quello che meglio qualifica l'insieme grazie alla buona conservazione delle caratteristiche spaziali riconducibili alla tipologia della masseria, in particolare grazie alla presenza del loggiato. Meno interessante il corpo di fabbrica che va a chiudere parzialmente la corte, che presenta un pessimo stato di conservazione e contrasta con la volontà di relazionare il nuovo comparto pubblico con la piazza del sagrato. L'ala ovest (addossata ad un edificio esistente) e l'articolazione con l'ala nord denotano una frammentazione di spazi tra di loro disomogenei che mancano di qualità. L'unico elemento di pregio è la stalla coperta con una volta a crociera. Il vuoto centrale presenta invece un equilibrio spaziale interessante e grazie alle differenti altezze degli edifici si rapporta bene con la scala umana. Contemporaneamente la chiusura parziale verso sud (muro di cinta) conferisce allo spazio un carattere intimo in opposizione con ciò che avviene oltre questo limite dove lo sguardo si prolunga verso la pianura sottostante.

L'analisi ha determinato la volontà progettuale di intervenire con due approcci distinti. Da una parte si mantiene l'esistente e si rafforzano le qualità spaziali legate alla tipologia della masseria, dall'altra si
demolisce per far posto ad una nuova ala che permette di ricucire il tessuto edilizio preservando e riqualificando la corte. Le due parti della masseria instaurano un dialogo "ideale" tra passato e futuro
delineandosi quali elementi indipendenti e interdipendenti di un'unica entità. Il nuovo corpo si distingue e si contrappone formalmente all'esistente. Le aperture più controllate e ripetitive da una parte, lasciano spazio ad un'unica grande finestra dall'altra che afferma la presenza della sala multiuso. Al loggiato ritmato e lineare dell'edificio antico viene contrapposto uno scavo di volume puntuale in quello nuovo, che determina l'accesso a sala e bar/ristorante mettendo in valore l'antica stalla voltata. La scala esterna definisce lostacco tra i due corpi e permette l'accesso ai piani superiori. 
 
Il rapporto dicotomico nuovo-esistente viene evidenziato anche nell'approccio costruttivo. Per le ali da ristrutturare si prevede di conservare i muri maestri principali, svuotandoli da solai e tramezzi per inserire una nuova pelle interna perimetrale, la quale viene sfruttata per inserirei necessari rinforzi strutturali, lo strato isolante e gli impianti tecnici. I materiali scelti per questa ristrutturazione conservativa sonola logica conseguenza di un atteggiamento di rispetto verso la preesistenza. Il tetto viene rifatto in maniera tradizionale (carpenteria in legno, copertura in coppi) nella stessa posizione di quello esistente. Le pareti sono rifinite con materiali minerali (gesso all'interno e intonaco di calce naturale all'esterno) mentre i pavimenti sono pensati con tavole di legno. I nuovi serramenti,così come i parapetti esterni del loggiato sono immaginati in metallo.
Anche per la nuova ala si è cercato il rispetto della tipologia delle masserie, proponendo un materiale che le caratterizza fortemente:il laterizio. Esso viene utilizzato per tutte le superfici (pavimenti / pareti / tetto). Un linguaggio univoco, possibile grazie alle conoscenze tecniche e costruttive odierne, che permette di operare una "riduzione" semantico-formale nel rispetto della parte restaurata, appartenente al passato, dichiarando nel contempo la contemporaneità del nuovo intervento.

Il principio di intervento, in continuità con quanto proposto per la ristrutturazione della masseria, è quello di modificare il meno possibile le caratteristiche spaziali presenti permettendo nel contempo di instaurare delle relazioni più libere e dirette trai diversi edifici pubblici presenti. Si è quindi proceduto con lo svuotamento del terrapieno tra masseria e Municipio ricavando l'area di parcheggio. Il muro di sostegno viene mantenuto e bucato dove necessario lasciando una permeabilità maggiore tra le diverse parti e riducendo l'impatto visivo dei parcheggi. La differenza di quota tra il posteggio ed il giardino a sud della masseria viene sfruttato per inserire i depositi dell'amministrazione comunale. La ridefinizione dell'area ad est della masseria permette di eliminare le automobili dal sagrato, consentendo una riqualifica di questo importante spazio pubblico facendolo divenire una piazza pedonale.
2010 | masseria cuntitt castel s. pietro
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200? recupero masseria Cuntitt Castel S. Pietro

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