Progetto realizzato per il corso di Laboratorio di Metaprogetto del Politecnico di Milano. Il logo ideato per il gruppo caucciù prende ispirazione proprio dal termine caucciù. In italiano la parola caucciù ha due principali significati:
1. è un materiale idrocarburico polimerico ottenuto dall’estrazione del lattice di alcune piante, più in generale è una sorta di gomma naturale.
2. in alcuni dialetti italiani la parola caucciù indica la gomma da masticare, il classico chewing-gum.
Quindi il caucciù si distingue, in entrambi i significati, per l’essere un materiale gommoso, estremamente duttile e malleabile.
Per questo motivo è stato scelto il Font “Trend Sans”, font senza grazie che risulta comunque morbido ed elastico. Il Trend, progettato nel 2010 da Daniel Hernandez e Paula Selaive, si appropria di alcuni aspetti dei font egizi modulando però la loro rigidità. Come secondo Font, per i testi, si è optato per il “Lato” in declinazione light; quest’ultimo è stato disegnato sempre nello stesso anno del Trend da una fonderia polacca come font opensource e inserito nei font approvati da Google. Il Lato è un font estremamente duttile e questo perchè oggi risulta uno dei pochi caratteri a supportare più di 100 lingue latine, più di 50 cirilliche, greche e IPA. Il logo Caucciù quindi è formato semplicemente dalla parola stessa con l’ultima u accentata ma con un’asta orizzontale che può diventare essa stessa marchio del gruppo.
Per quanto riguarda lo stile e la palette colori si è preso ispirazione sempre dal mondo della gomma, del lattice e della plastica a cui la parola caucciù si riferisce. Colori pastello freddi che ricordino un mood elastico e giocoso che rimandi anche l’altro aspetto della parola caucciù: caramella gommosa che può essere il classico bigbubble rosa o la chewing-gum verde menta per rinfrescare la bocca. Quindi più che una palette precisa di colori piuttosto un’inclinazione generale verso i colori freddi e pastello.
Proprio per questo motivo poi il logo stesso diventa una sorta di gioco: può essere colorato, in negativo o con la finale colorata; in ogni caso mantenendo il suo aspetto generale.
