Nicolò Radicioni's profile

Museum Of Natural Scieces

Open competition for the design of the new hospitality services and new corporate image of the Museum Of Natural Sciences in Torino (Italy)


Torino (IT)
2015


 
PROJECT OWNER                        PAT design / Bellissimo srl
DESIGN TEAM                                PAT design / Bellissimo srl / Nicolò Radicioni / Zaghi Matteo / Capone Martina / Stracuzzi Irene


renderings                                     Nicolò Radicioni


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Nato nel 1978, il museo si è sviluppato senza un programma iniziale che organizzasse il rapporto tra l’edificio storico e gli allestimenti. Questa mancanza ha generato nel tempo l’aspetto frazionato del luogo, con sezioni disomogenee e senza un sistema di flussi coerente (funzionale e accessibile) né un percorso narrativo che guidi i visitatori. Manca poi un’offerta adeguata di servizi museali che accolgano e rendano piacevole l’esperienza, coniugando l’attività espositiva con le funzioni collaterali oggi essenziali per l’economia di un museo, tema su cui riflette il concorso.

Ciò che suggeriamo rappresenta il seme per ripensare nel tempo l’intero museo in modo organico.
Il museo si apre verso l’esterno e interagisce con l’ambiente grazie all’apertura di tutti i tre portali per una maggiore permeabilità a livello strada.Dalle porte di via Giolitti si accede così alla visita ma anche alle attività connesse: caffetteria, bookshop, biblioteca, eventi.
All’interno gli spazi si concentrano attorno a un luogo nuovo, la Corte delle Scienze coperta da una vela leggera, nella tradizione delle galeries
torinesi, punto d’incontro per tutta la città.

Aguidare le scelte progettuali è il principio del rapporto di scala: l’edificio è una presenza urbana forte per valore monumentale e per dimensioni (un intero isolato) e come tale va interpretato. Le nostre proposte valorizzano a pieno il rapporto tra contenuto e contenitore e quello tra il palazzo e la città :


Le facciate come supporti per comunicare
Due soluzioni per creare un dialogo con i passanti, aumentare la visibilità del museo e renderlo più “trasparente”. Il fronte di via Giolitti presenterà cinque strisce di colore, in coerenza con l’immagine coordinata, con cinque cristalli-vetrine illuminate che fuoriescono dalle finestre e espongono pezzi della collezione (uno per sezione). Lungo via Accademia Albertina la facciata farà da superficie su cui proiettare messaggi e immagini su mostre e eventi.


Il bookshop
Unica funzione decentrata rispetto alla Corte, si troverà a fine visita come attrattiva commerciale per il flusso in uscita. Grazie al sistema di accessi, potrà interagire con le attività nel Cortile della Farmacia anche a museo chiuso.


L'antica Farmacia
Ospiterà il Museo del Palazzo: gli originali arredi storici restaurati dialogheranno con schermi e supporti multimediali, raccontando la storia dell’ex-ospedale.


Il Cortile della Farmacia e gli eventi
ome spazio per eventi e mostre all’aperto con il massimo grado di flessibilità organizzativa, grazie alla demolizione della trincea/shed e a un nuovo sistema di punti di allaccio a terra.

Una copertura per la corte Nord-Ovest
Una cupola leggera coprirà il vuoto esistente per creare un nuovo volume, la Corte delle Scienze: area servizi con biglietteria e caffetteria, ma anche spazio pubblico da vivere ogni giorno e luogo di socialità per i torinesi, in continuità con il tessuto urbano e la sua storia. La copertura con struttura in acciaio avrà una membrana in ETFE, fluoropolimero trasparente e leggero (pesa l’1% rispetto al vetro), autopulente e interamente riciclabile.

L'iMMAGINE cOORDINATA

L’identità visiva del Museo si ispira alle Scienze Naturali e alle linee guida del progetto, per dare vita a un’immagine attuale e amichevole. È l’immagine di un museo nuovo, dalla personalità sincera e contenuti profondi, un museo urbano contemporaneo che invita a una visita piena di meraviglie e verità scientifiche, così come a una fruizione aperta, leggera, frequente.

Un sistema visivo di cinque colori: uno per sezione (botanica, zoologia, entomologia, paleontologia, mineralogia), uno per ogni lettera della
parola “museo”.


Cromie tenui, naturali, adatte ai regni animali e vegetali del Museo.
I 5 colori diventano elementi di segnaletica interna ed esterna, sotto forma di strisce verticali che indicano le diverse sezioni.
L’identità visiva è studiata per attrarre famiglie e bambini, rinnovare la percezione del Museo e raccontarne la funzione unica e celebre verso l’esterno, la città, i cittadini, turisti.
Museum Of Natural Scieces
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