CARNE FANTASMA
2015
cera d'api, carta
60 x 60 x 15 cm
carne fantasma
Sfere in cera d'api
Cerchiamo costantemente qualcosa, preferiamo ancora Volere il Nulla piuttosto che il Non Volere. Siamo erranti alla ricerca della nostra cura, il nostro pieno. Smarriti tentiamo di vedere il nome di ciò che inseguiamo, ci angosciamo quando siamo convinti di essere diventati ciechi, accecati dall’assillo di capire da cosa siamo attratti. Allucinati e dominati dalla voglia di volere cerchiamo, aspiriamo. Tendiamo alla perfezione del finito di cui siamo fatti, un ideale che forse non sappiamo nemmeno qual è. Dov’è. Desideriamo come essere ma vogliamo come corpo. Protendiamo le mani e le braccia sperando di raggiungere la nostra cura quando ci sentiamo falliti: vuoti.
L’irraggiungibilità di ciò che desideriamo non basta a placare il nostro desiderio, lasciandoci materialmente l’assenza di qualcosa.
Cosa ci rimane da tenere e preservare in questa impalpabilità? Nulla. Per questo quello che teniamo tra le mani non è altro che il vuoto. È il vuoto, la carne fantasma tra due mani, che da noi vuole essere riempito e che noi stessi abbiamo il bisogno di riempire.
