La propensione a strutturare il lavoro, intorno ad una storia da raccontare attraverso gli abiti; il racconto è un fil rouge che rende sinergica la comunicazione: da Schiele al neoromanticismo pittorico, dai foulard della nonna alle architetture di Palazzo Te e Ducale a Mantova, dalla lavorazione tessuto ai five blanket patterns delle Aran Island. L’uso dell’ornamento è inteso come elemento comunicativo, come dettaglio del racconto che si porta avanti; di abiti su abiti, di tessuti, pizzi, ricami, lavorazioni di tessuti.
La memoria è qui intesa memoria sia individuale che collettiva e storica che funge da filtro alla creatività; anche il tempo stesso, depositandosi su oggetti e abiti, è segno d’identità passate.
“Whether we use old clothes as a mark of distinction or of authenticity, as a way to connect with a real or imagined past, or simply to toy with characters from our collective remembrance, these are the material memories that ensure that the past is always carried with us into the future. By both literally and metaphorically preserving remnants, residues and symbols of the past, old styles are given new meanings.”
Clothes & styling | Martina Goffi
Ph | Alma Leigheb - Martina Goffi
Post-production | Martina Goffi
Model |Adela Ianis
Ph | Alma Leigheb - Martina Goffi
Post-production | Martina Goffi
Model |Adela Ianis