Federica Falsini's profile

THE INCIPIT BOOK @HDEMIA

THE INCIPIT BOOK

Ripresi conoscenza lentamente. Ero distesa nel buio su di una superficie ruvida e tremante. Quando provai a muovermi per alzarmi mi resi conto che quel dolore che sentivo ai polsi erano delle corde che mi tenevano le mani strette dietro la schiena. Sotto di me il rumore appannato di un motore e ruote che si facevano strada a fatica su di una superficie sterrata: ero dentro il bagagliaio di unʼauto. […]


Il biscotto si ruppe esattamente a metà. Giusto un attimo prima che Marta potesse gustare il sapore un poʼ dolce, dalle note piccanti del ripieno di marmellata di cachi e zenzero. Piombò con un tonfo dritto nella tazza del tè, rilasciandone qualche goccia sulla tovaglia bianca del tavolo e nel riflesso dei suoi occhiali. Dentro al petto la domanda di Paola le aveva provocato più o meno lo stesso effetto. Come un campanello di chi ha suonato alla porta nel momento esatto in cui hai deciso di affondare nel calore umido e appannato della
vasca da bagno: inaspettatamente indesiderato.
-“Quali sono le cose a cui tieni di più nella vita?”
Quellʼinterrogativo le si era piantato imperioso nella testa e scivolando poi lentamente dal viso, era andato a piazzarsi proprio davanti ai suoi occhi, che finalmente si aprirono. […] 

 
"Eduard? Eduard! Dove hai messo l'orologio questa volta?!" "Da nessuna parte! Io l'ho fatto solo tornare indietro!" Isabel accennò un sorriso rassegnato e con un sospiro aggiunse: " Eduard, quante volte ti devo dire che neanche spostando le lancette si può fermare il tempo, figuriamoci farlo tornare indietro." […]


“Aaaaah, aaaah... uhmmm, uhmmm”. Ascensore vuoto, “Che bello! Posso usare il mio mitico vibrino nuovo nuovo fino al settimo piano, senza essere disturbata. 1° piano. Al settimo piano cʼè lui, o meglio, il suo ufficio. Oggi mi gioco il tutto per tutto, devo avere quel lavoro, devo essere la sua segretaria personale, maniacale, anale! 2° piano. […]


Erano anni che Daniel studiava quelle pergamene insieme ad Erik. Soddisfatto, le ammirava disposte sullo scrittoio dello studio. Era convinto che forse, lui e il suo amico erano finalmente riusciti a scoprire la chiave di lettura di quei disegni che allʼ inizio gli erano sembrati impossibili da decifrare. Rimase in silenzio per un poʼ e mentre i suoi occhi rimanevano lì a fissarle, la mente volava altrove cercando nuove risposte alle sue domande. Intanto, la pioggia notturna che batteva assiduamente sulla strada e il dondolio dellʼorologio a pendolo della sala, scandivano il tempo di quelle lunghe riflessioni. Dʼun tratto, il bicchiere di Ponch che stava
sorseggiando gli scivolò dalle mani e caduto sul tavolo cominciò a rotolare avanti e indietro, disegnando semicerchi come un compasso. Daniel restò immobile quelle poche frazioni di secondo necessarie a farlo scattare in piedi e tirare via le pergamene dal tavolo, prima che fossero rovinate per sempre. Non fece in
tempo. Per fortuna. […]


Ti odio, ti odio e ancora ti odio. Ah si, si mia cara, ce lʼho proprio con te sai, e non fare la furba con me, perché lo sai benissimo con chi sto parlando. Allora dimmi un poʼ, si fa così? Eh?! Quando arrivi, che è sempre quando pare e piace a te, poi te ne vai, esattamente quando invece dovresti restare. Io proprio non ti sopporto ecco, adesso te lʼho detto. Anzi, ti odio, beh, ti ho detto anche questo. Odio non riuscire a coglierti e fermarti su un figlio di carta, che rimane bianco, come me senza di te: un foglio senza nemmeno le righe, solo bordi, ma a te nessuno può mettere dei bordi, forse è per quello che provi a scappare ogni volta che tento di buttarti dentro una pagina. Per questo allora ti dico che non ti reggo. Con te è come quando apri il frigo la mattina per prendere il latte perché non vedo lʼora di bermi un bel cappuccino: si accende la luce dentro e che ti
dice?:“Spiacenti, il latte è terminato!”. Uh, che nervi!!! [...]









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Se le prime righe di un racconto ti invogliano a continuare la lettura per sapere come va a finire, hai colto nel segno. Alcuni incipit dei racco Read More

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