"Preambolo del divenire" 

Maledetto sia il poeta che mi condiziona.

Maledetto è il tempo che decido di usare,

fantasma - irreversibile.

Kairos

Cornici geometriche ingabbiano la ciclicità di un tempo fantasma, irreversibile. Vive lineare, distaccato dal susseguirsi delle stagioni, pur di non cedere al baratro del suo disgregarsi.

Tra i graffi di fitte trame malferme, uomini alati creano squarci di luce nel cielo, funambolando tra pontili sospesi godono della precaria armonia dell'equilibrio.

Coperta da candide velature, si lascia riposare la salma marmorea.

In questa terra di mezzo, si genera energia conservatrice in varie forme di blu, capace di trascendere dalla pesantezza del tempo, rendendo eterna la propria pelle.

All'interno di essa respira, lasciandosi cullare dalle correnti del vento. la sua anima è ferma, immobile, aguzza lo sguardo sulle fioche luci lontane rigenerandosi, riadattandosi a nuove credenze e nuovi costumi.

“Perché non cominci la distruzione” nella trasparenza di una foresta di tubi, Livyatan rimargina le rughe di cemento.