La vita del legno prende la sua forma, plasmato dalle anziane e rugose mani esperte di mio nonno, nella sua bottega anni di lavoro e umiltà. Storia e passione racchiuse tra quattro mura polverose e crepate, all'interno delle quali regna però una solenne aria di vita viva e voglia di fare.
Passavo intere giornate a giocare con pezzi di legno e a buttarmi nei cumuli di segatura, tra i ruomori assordanti dei vecchi macchinari e il battere di martelli.
Qui cominciava il mio primo contatto con il mondo dell'artiginato, con il FARE attivo. Con il fatto a mano. Con la passione per il lavoro. Nonno Alfonso non lo sapeva quanto in realtà mi stesse insegnando mentre io giocavo e correvo tra le pericolose seghe a mano scappando dalla zia che mi implorava di non impolverarmi tutta. Cosa impossibile.
