Dal 2008 (anno in cui è stata assegnata l’organizzazione dell’esposizione universale a Milano) si sono susseguite proposte e modifiche di progetto, seguite da critiche e dubbi sul futuro del sito espositivo. In vista di Expo si sono aperti cantieri, riorganizzate infrastrutture e dato vita a nuovi spazi di aggregazione temporanei, cambiando in maniera più o meno evidente frammenti di città. Sul destino del sito espositivo si è tanto discusso, ci si è chiesto quale sarebbe stato il lascito di un evento di tale portata, sia in termini materiali che immateriali.
“Memory urbano” nasce da un’analisi dello scenario che ha ospitato expo; una ricerca dei cambiamenti avvenuti a Milano e delle influenze reciproche che hanno condizionato una serie di scelte estetiche in entrambi i contesti.
Come nel gioco del memory, lo scopo è stato quello di identificare delle “coppie”; elementi architettonici che mostrano come negli stessi anni siano stati adottati modelli analoghi; oltre ad esplicitare queste similitudini, il tentativo della ricerca è stato anche quello di confondere l’osservatore, farlo perdere senza fargli comprendere a quale luogo si stia facendo riferimento. 
urban memory
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May-November 2015

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