L’elaborato denominato “Differenti storie di Diabete” è stato ideato per soddisfare il bisogno di conoscenza di una patologia “il diabete” che risulta essere fortemente diffusa nella popolazione; secondo un indagine ISTAT del 2011 sono quasi 3 milioni le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 4,9% della popolazione italiana.

 

Molto spesso associamo al nome di una malattia, un qualcosa di triste, solitario e tendiamo ad eliminarne tutto quello che la circonda nel bene e nel male.

Questo progetto ha precise finalità, ovvero coinvolgere le persone piccole e grandi indipendentemente che siano affette da questo disturbo tanto quanto parenti, amici, insegnanti, ristoratori insomma chiunque venga a contatto con persone affette da diabete e che desideri o necessiti di scoprire quanto più possibile sulle forme e caratteristiche di questo disturbo, dalle cause che lo determinano ai sintomi, alla prevenzione ma anche gli aspetti più pratici connessi alla sua quotidiana gestione.

 

 

 

 

Lo scopo di tale progetto non è tanto portare il lettore ad una lettura ed a una presa visione dei vari elementi posizionati al suo interno, ma ha lo scopo di risvegliare “l’attenzione” sulla pagina e comunicare oltre le parole.
Per tal motivo il motore per veicolare questa conoscenza è enhanced e-books, una nuova tipologia di book multimediale che permette di avere un prodotto dagli aspetti innovativi: non solo un e-book fatto di testi e immagini ma composto da filmati, “giochi” interattivi, vocabolario ed approfondimenti.

 

 

 

La finalità del seguente percorso interattivo è quella di far conoscere il termine diabete e le sue tipologie (tipo 1 e tipo 2 ).
Una volta “afferrata” la freccia tutto inizia ad essere molto più chiare e comincia il “viaggio”; vengono così fornite le prime informazioni relative al termine “diabete” sino al successivo bivio e scelta sulle e due differenti tipologie di sintomi attraverso le quali verranno sviluppati le tematiche di approfonidmento. 

 

 

 

 

Come una persona, una società, il genitore o l’amico possono fare la differenza? Questa è la domanda principale del percorso “fare la differenza”. Comunemente chi non ha il diabete pensa di capire, ma banalizza: riducendolo a chi ha il diabete “non può mangiare dolci”. 

 

 

 

Il percorso arricchito da elementi multimediali e schede informative legate al contesto in cui una persona può fare la differenza si pone l’obbiettivo di modificare l’atteggiamento delle persone coinvolte sensibilizzandole nei confronti della persona che vive il diabete. 

 

Il progetto presenta uno stile prevalentemente “Flat”, Si tratta infatti di un design semplice, che non utilizza effetti tridimensionali quali ombre e gradienti.
Le illustrazioni realizzate sono minimali e c’è una chiara distinzione fra i piani, che non si intersecano mai tra di loro.

Il risultato è un’assoluta semplicità nella visualizzazione, che si traduzione in una facilità di comprensione e di leggibilità da parte degli utenti/spettatori.

 

Gli elementi sono estremamente semplici e sono quasi sempre separati tra di loro. Oltre a una chiara distinzione dei piani (testi, immagini e altri elementi grafici sono nettamente distinti) l’applicazione di effetti standard come ombre, sfumature, gradienti, trasparenze, viene quasi totalmente evitata.
 

Vista la semplicità che contraddistingue questo stile, la tipografia e la scelta del font sono estremamente importanti.
Si prediligono generalmente font dal disegno semplice, senza grazie, usati nella loro declinazione bold. In questo modo assumono più facilmente una forte consistenza visiva e una maggiore leggibilità. Le stesse indicazioni vanno seguite nel design di simboli, bottoni e ogni cosa si colleghi direttamente all’elemento testuale.