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Dialogare con l'Oriente-Sistema di fondaci a Mestre

Dialogare con l'Oriente:
il sistema dei fondaci
Perché il fondaco? 
Fino al ‘600 la fortuna di Venezia è stata legata alle sue connessioni con l’oriente, grazie alle quali importò scienze, arti, manufatti.Con l’imporsi della navigazione a vela ed il conseguente apliamento dei traffici dal mediterraneo agli oceani, in particolare quello Atlantico, è iniziato un processo di costante declino, che a partire dall’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, è divenuto declino dell’intero occidente. Infatti, il baricentro del progresso scientifico ed economico si è spostato lungo la costa atlantica americana prima e, più recentemente ha coinvolto molto rapidamente i paesi d’oriente.
Il progetto propone di individuare uno spazio, quello dei “fondaci d’oriente”, capace di attrarre culture ed esperienze orientali al fine di innescare un nuovo ciclo di sviluppo che coinvolga l’occidente. Questo spazio è individuato nelle piattaforme ex industriali di Porto Marghera che diverrebbero così la punta di innovazione del nord est, ponte fra occidente ed oriente e una delle piattaforme qualificate dell’Unione Europea per rifondare il suo sistema delle relazioni. Il 2010 sarà l’anno della Cina in Italia; si vuole prendere questa occasione per proporre un sistema di nuovi fondaci, rienterpretando una struttura storica fondamentale del sistema insediativo veneziano, che a sua volta si rifa al caravanserraglio orientrale. 

Lo spazio del progetto.
L’ambito spaziale in cui localizzare il sistema dei fondaci si articola tra via Torino, Mestre, Porto Marghera e Marittima qualificandosi come un sistema capace di reinterpretare la nuova metropoli connettendo la parte commerciale storica (la Marittima), la parte industriale in declino (Porto Marghera), la nuova città direzionale (via Torino), il nuovo centro regionale (Mestre).


Why the warehouse? 
Until '600 fortune of Venice has been linked to its connections with the East part of the world, thanks to which sciences, arts, products were imported. With the imposition of sailing and the consequent extention of traffic from the Mediterranean to the oceans, especially the Atlantic Ocean, a process of constant decline  increased: it became the decline of the entire West from the beginning of the 90s of the last century. Infact, the center of gravity of scientific advancement and economics moved along the U.S. Atlantic coast before, and only recently,  involved quickly the countries of the East. 
The project aims to define a space, that is the "warehouses of the East", able to attract oriental cultures and experiences in order to trigger a new development cycle involving the West. This space is located in the former industrial area of Porto Marghera platforms which would to become so tip innovation in the northeast, a bridge between East and West and one of the platforms qualified for the European Union in order to re-establish its system of relations.  2010 was the Year of China in Italy: this was a great opportunity to propose a new system of warehouses, which  makes critical of a historic Venetian settlement system.
 
The space of the project. 
The spatial context of  the warehouse system is divided between Via Torino, in Mestre, Marghera Port and Maritime and qualifies it as a system. It would be able to reinterpretate the new metropolis , connecting the historic business places  (the Maritime), the industrial one (Porto Marghera), the  new directional city (via Torino) and the new regional center (Mestre). 
Risorse fisiche: analisi di contesto.
Morfologia degli spazi. 
Sistema differenziato di spazi spiegati in relazione:
Le misure del sistema: studio dei modelli.
Analisi delle caratteristiche di 7 modelli di parco urbano con approfondimento su:


SALVAGUARDIA DELLA  BIODIVERSITA' | COESIONE SOCIALE | CULTURA | ECOEFFICIENZA
Analizzando la città contemporanea e il suo sviluppo che tende ad essere lineare, identifichiamo nel “filamento” uno strumento capace di connettere le parti della città di Mestre. Le nuove tecnologie stanno mettendo in atto un processo attraverso il quale la morfologia dell’immateriale va sostituendosi alla morfologia delle risorse fisiche per come finora eravamo abituati a considerarle. In questo senso il filamento rappresenta una maniera di progettare che trova il suo fondamento nella biologia e nelle reti neurali: la città non viene più pensata attraverso i concetti di nodi e corridoi ma attraverso il concetto di filamenti di diversità intensità capaci di trasportare cose, persone ed informazioni. Il nuovo spazio urbano così identificato si apre ad accogliere diverse possibilità. Si configura come uno spazio verde in cui è possibile preservare la biodiversità e la creazione di nuovi habitat, in collegamento con la laguna e l’entroterra veneziano, assecondando il futuro cambiamento climatico (Comm. UE 670/2005, Dir. Habitat 92/43 CEE). Inoltre ingloba ed organizza una rete di trasporti ecologica multimodale atta ad ottimizzare tutte le modalità di trasporto (Libro Verde_Verso una nuova cultura della mobilità urbana,Bruxelles 2007). E’ una dimensione capace di coniugare l’atomo con il bit mettendo in connessione gli utenti tra di loro e con il resto del mondo e permettendo loro, in maniera interattiva, di usufruire delle informazioni in tempo reale. Declinare il tema del fondaco nella contemporaneità significa pensare ad un luogo non più solo con valenza commerciale, ma soprattutto ad un luogo di incontro di saperi e di culture molto diverse in cui il mondo orientale e quello occidentale possano entrare in relazione. In questo senso il primo obiettivo sarà quello di creare un dialogo con il mondo orientale facendo proprio il processo olistico come processo di pianificazione e sfruttare il modello di parco orientale come luogo di accoglienza del sapere e di armonia con la natura. Il secondo obiettivo si prefigge l’accessibilità all’informazione e al sapere da parte di tutti, con lo stimolo ad una costante interazione in modo da creare una società interculturale aperta alle innovazioni e stimolata verso la creatività. Mettendo in atto il processo di miniaturizzazione, di dematerializzazione e di svincolamento da una collocazione fissa, si arriva a concepire gli strumenti dell’interazione umana non più come luoghi fisici ma come luoghi digitali, promuovendo le community, i forum e una nuova concezione di mostre e convegni, i quali perdono il loro carattere narrativo a favore della stimolazione della creatività (Local Agenda 21, Conferenza di Lisbona 2000, Equità 2015). Il punto di partenza è una progettazione consapevole degli spazi e delle tecnologie con l’obiettivo di avere il minimo impatto ambientale, riducendo le emissioni di CO2 e incrementando l’utilizzo di energie rinnovabili, per la costruzione di un sistema di fondaci ecoefficiente (Zero carbon). Questo si concretizza nella scelta di materiali locali, di recupero, rinnovabili e riciclabili (Rifiuti 2015). Si prevede il recupero e riutilizzo dell’acqua piovana e un’ottimizzazione della gestione del sistema idrico (Dir. UE 60/2000). Anche la gestione dei rifiuti all’interno dell’edificio volgerà al recupero e al riciclaggio. Nella prospettiva di una sempre crescente mancanza di risorse capaci di soddisfare i bisogni alimentari dell’uomo, pensiamo che sia indispensabile l’autosostentamento attraverso una produzione, fatta in loco, che sfrutti la quantità minore di terreno (vertical farm). Promuoviamo perciò l’utilizzo di alimenti a km 0 e la produzione nella stesso edificio degli alimenti capaci di soddisfare la richiesta di tutta l’utenza.Il fine ultimo è aumentare lo standard di vita dell’utente verso il benessere e la felicità di quest’ultimo. Felicità dipendente dalla capacità dell’ individuo di vivere in coesione con il benessere della Terra.
BIODIVERSITY SAFEGARD | SOCIAL COHESION  | CULTURE | ECO-EFFICIENCY
By analysing the contemporary city and its development, which is inclined to be straight, we identify in the fibers the means able to connect the different sections of Mestre. New technologies put in place a process through which morphology of immaterial resources is taking the place of morphology of physical resources, as we always considered them. In that sense the fiber represents a manner of planning that finds its foundation  in biology and in the neural network: it would be possible to think about the city not through the concept of nodes and wildlife corridor but through the concept of a various intensity fiber, able to transport things, people and informations. The new urban space so identified is turning on to grant new possibilities.  It shapes like a green space in which it is possible to identify biodiversity and new habitats creation, linked to the lagoon and the Venetian inland, in the manner of pander the coming climate changing (Comm. UE 670/2005, Dir. Habitat 92/43 CEE).  It also incorporates and organises an ecological and multimodal transport network able to optimize all transportation modalities  (Libro Verde_Verso una nuova cultura della mobilità urbana,Bruxelles 2007).  It is a size able to join the atom with the bit, the material source with the immaterial one, connecting people among them and with the rest of the world in an interactive manner so that they can share real-time datas. Elaborating the theme of the contemporary warehouse means to think about a place not only with a commercial value, but also a place where knowledge and different cultures meet and where the Oriental and Occidental world can communicate.  In that sense first goal to reach will be the one to create a dialogue between with the East and the West with an holistic approach. We intend to share the model of Oriental Park as a welcome place for new knowledge and where the harmony with nature exists. 
The second goal to rich is to gain the accessibility of information in the manner to create a multi-cultural society opened to innovation and motivate towards creativity. Launching the process of "miniaturization", of  "dematerialization" and "disentanglement" from a fix position, it is possible to conceive new places for human interaction that would be not physical but digital spaces.
Starting point is a conscious planning of spaces and technologies with the aim of minimal environmental impact and the decrease of CO2 emissions through the use of renewable energies and the construction of a eco-friendly warehouse buildings (Zero carbon). This would be possible choosing local, natural, renewable and sustainable  materials (Rifiuti 2015). We consider rain water and recycling and reuse and an optimization of  the hydro-system management (Dir. UE 60/2000). Also in the garbage management it will be considered the reuse. 
Another strategy able to face the lack of food resources is the self- sustenance through the in-loco production which uses the minimum soil surface (vertical farm). We promote 0-kilometers food. The final purpose is to develop the life standard of the people and their satisfaction is joined to the wealth of the Earth.
Dialogare con l'Oriente-Sistema di fondaci a Mestre
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Dialogare con l'Oriente-Sistema di fondaci a Mestre

Vertical farm and skyscraper in Via Torino, Mestre

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