L’appartamento si trova in un palazzo centralissimo di Busto Arsizio, una cittadina situata nell’area metropolitana di Milano in prossimità della Malpensa, ed è abitato da una giovane coppia di imprenditori con una figlia piccola.
L’intera geometria dell’appartamento è determinata dalle grandi lastre (120 x 60 cm.) di pietra serena del pavimento.
L’impluvium dell’ingresso è un’interpretazione di quello dell’atrio della casa romana: l’immagine ritrae la Casa di Pompei che viene celebrata da Le Corbusier in Vers une Architecture.
I due cilindri di noce sospesi sull’acqua (forme astratte) divengono colonne (figure rappresentative) nell’abbinarsi.
Le colonne contengono il sistema programmabile di colorazione luminosa dell’ambiente.
Il motivo del bugnato è ricorrente in tutti gli elementi di arredo in noce nazionale (porte, buffet pensile, libreria, armadi, cucina, ecc.): i solchi orizzontali, che sono sempre allo stesso livello per tutta la casa e su tutti gli elementi, servono quasi sempre da maniglia (l’immagine ritrae la chiesa di Hawksmoor in Lombard Street).
Lo stucco nero (nell’ingresso, in cucina, e nei bagni combinato col mosaico nero Bisazza) è di mia invenzione: è realizzato con diversi strati di spatolature incrociate al fine di ricreare l’effetto delle superfici delle tele del minimalista Phil Sims.
Le fotografie sulle pubblicazioni sono di Andrea Martiradonna