Atelier Rwanda ha l'obbiettivo di potenziare, nell’ambito della progettazione architettonica e del design, gli scambi culturali tra Europa e Africa al fine di valorizzare le risorse e le capacità lavorative del continente africano.
A questo primo workshop mi è stato consentito di partecipare insieme ad altri 9 studenti dello IUAV.
A questo primo workshop mi è stato consentito di partecipare insieme ad altri 9 studenti dello IUAV.
Insieme abbiamo imparato a confrontarci e coordinarci con e altrettanti studenti del KIST dello IUAV e artigiane di Kigali e di Butaré.
Il workshop era dedicato alla sperimentazione e all'applicazione delle lavorazioni tradizionali rwandesi, tipo Agaseks K’uruhindu, per realizzare gioielli ad alto valore commerciale.
I risultati di questo workshop sono stati presentati alla mostra "Made in Rwanda Tradizione ed innovazione nel design delle fibre vegetali", tenutasi a Venezia nel settembre del 2010 in occasione della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia presso la sede della Fondazione Claudio Buziol.
Filo di Arianna
Il mio lavoro si è incentratro nella progettazione e nello sviluppo di due gioielli: "Filo di Arianna" una collana e "Möbius" un bracciale simbolo del legame e dello scambio tra due culture.
Relazione finale sul Workshop “Atelier Rwanda”
La collana "Filo d'Arianna" sfrutta la lavorazione tradizionale dell'intreccio dei fili di erba.
Il punto di partenza è stata una ricerca sulle forme tipiche dell'intreccio ruadese, con lo scopo successivo di trasferire la tradizione in una forma completamente nuova.
Il risultato finale è stata una collana composta da moduli di dischi uniti tra loro tramite una particolare cucitura, che ne consente l'assemblaggio senza inquinare la forma e lo spirito della collana. Questa cucitura di fibra vegetale di colore nero diventa un motivo decorativo, un filo nero i moduli, da qui la collana prende il suo nome “Filo di Arianna”.
Möbius
Il bracciale è frutto di una stretta collaborazione con gli studenti del Kigali Institute of Science and Technology.
La forma scelta è quella del famoso nastro di Möbius nel quale esiste un solo lato e un solo bordo. Se ci si pone a percorrere la superficie, dopo aver completato un giro, ci si trova dalla parte opposta.
La forma scelta è quella del famoso nastro di Möbius nel quale esiste un solo lato e un solo bordo. Se ci si pone a percorrere la superficie, dopo aver completato un giro, ci si trova dalla parte opposta.
Questa forma diventa simbolo di un diverso rapporto tra sud e nord del mondo dove la continuita e l'assenza di un lato "superiore" e uno "inferiore" rappresentano la volontà di una diversa prospettiva di collaborazione.
Il programma Atelier Rwanda è stato promosso dalla Fondazione Claudio Buziol con il coordinamento scientifico del professor Gaddo Morpurgo dell’Università Iuav di Venezia. Come partner, oltre all’ateneo veneziano, il Kigali Institute of Science and Technology e i club d’Italia, di San Marino e di Kigali, del Soroptimist International.
Tutti i gioielli realizzati durante il workshop sono corservati nella mostra permante
"Donne protagoniste nel Novecento", presso Palazzo Pitti - Firenze.