Il quadro, creato con la tecnica del collage digitale, rappresenta la vita e il percorso effettuato dall'uomo nella sua storia; il tutto è fondato su una linea temporale che parte da sinistra e si evolve verso destra.
Volutamente in uno spazio chiuso, l'ambiente più rappresentativo è quello sacro, una chiesa, la quale verrà usata come simbolo e assioma per le fondamenta dell'uomo.

La storia inizia dunque con adamo ed eva, in cima, che colgono una mela, facendo partire il tempo e le nascite.
I due sfondi che affiancano queste figure rappresentano l'uno la moltiplicazione cellulare naturale, l'altro un ambiente controllato, artificiale e contronaturale.

Al centro spicca il trittico compositivo dell'essere umano, ossa, muscoli e pelle, che contornano un calendario che tiene conto del passare del tempo.

Nella parte bassa invece ho voluto evidenziare alcuni aspetti dell'uomo che, evolvendosi, diventa sempre più falso e egoista, perdendo i veri valori fino a mercificare egli stesso per il nuovo dio denaro: la scelta futura, decisa da quale delle 3 porte sulla destra verrà oltrepassata, segnerà l'avvenire.

Le 3 casseforti, anch'esse in sequenza temporale, mostrano le scoperte e le invenzioni dell'uomo: la prima, la più antica, è svuotata e quasi dimenticata, la seconda è la più recente e attuale, e la terza ancora chiusa, rappresenta il futuro al momento (1889) sconosciuto.

Siamo nel 1889 perchè le immagini usate sono datate fino a fine '800, e inoltre essendo l'anno della famosa Esposizione Universale di Parigi diventa qui un'esposizione universale dell'uomo.