...gioca sulla complementarietà di temi e colori la proposta "Il mio viaggio" di Paco Falco. Un viaggio nell'anima, nell'essenza profonda della città che accoglie e compone plasticamente gli opposti della vita e della morte, della malinconia e dell'esuberanza, dell'indolenza e dell'alacrità, dell'arguzia e dell'ingenuità, della tragedia e della farsa. Uno dei dipinti è l'immagine al positivo che il negativo rappresentato nell'altro richiama e invoca per necessità. Ciascuno trova senso nell'altro, nell'indissolubile intreccio dell'esistenza. L'uno traduce, come in una magica metamorfosi, gli ingredienti dell'altro nel diametralmente opposto che sembra invertire la direzione del viaggio, trasformando in sole la luna, la giovialità in morte. Il golfo dominato dal Vesuvio, simbolo della dialettica vita/morte di cui si struttura lo spirito profondo di Napoli, emerge rassicurante, in un abbraccio materno, dall'oscurità inquietante della notte e incombe, potente sterminatore, a ricordare la fragilità dell'esistenza, nella luce del nuovo giorno.