Il lavoro di tesi trae spunto dallo stage curricolare svolto presso un laboratorio artigianale, nel quale persone con disabilità mentale sono impegnate nella produzione di piccoli manufatti. La tesi si concentra soprattutto su un importante strumento che consente di valutare la funzionalità degli individui: l' ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health). Questa classificazione viene utilizzata in innumerevoli ambiti ma risulta ancora estranea al mondo della progettazione e del design. L'ICF assume particolare rilevanza poichè contiene al suo interno una classificazione dei fattori ambientali, ovvero di tutti quei fattori esterni all'individuo che in qualche modo ne condizionano la vita e lo svolgimento delle attività primarie. La conoscenza di questi fattori ambientali è utile per comprendere cosa può incidere sulle singole persone all'interno di un contesto come quello del laboratorio, quali fattori causano una maggiore o minore interazione o partecipazione all'attività ma soprattutto consente di avere delle solide basi da cui partire per la progettazione e definizione di attività di social design.