Alessandro Fucà's profile

Architecture Competition - Foldingstripes - MRSNT

Architects: Lelio di Loreto, Letizia Gorgo, Alessandro Fucà, Mickeal Milocco, Giorgia Lisi, Alessandra Lione
                  
Presente

Primo obbiettivo del nostro gruppo di progettazione è soddisfare tutte le problematiche che il sito e la committenza hanno proposto. Partendo dall’esterno la prima problematica consiste nella riconoscibilità dell’edificio nel tessuto urbano. Essendo l’edificio storico esso si mimetizza nel tessuto senza denunciare l’unicità dell’evento che contiene. Procedendo è evidente la poca chiarezza dei percorsi e l’effetto alienante di spazi statici o snaturati come il portico che, avendo perso la sua dialettica con la corte aperta, non riesce a caricarsi di nuovi valori. Infine l’accessibilità, èevidentemente carente e macchinosa. Il nostro gruppo si propone di rifunzionalizzare lo spazio interno come richiesto edi risolvere le criticità sopra citate.
 
Genesi della forma
 
Il progetto ha una doppia anima. La prima si occupa di risolvere le problematiche funzionali all’interno della preesistenza. L’intervento è minimo e in questo caso è la funzione che si adatta all’edificio. Al contrario nel risolvere il nodo corte-portico abbiamo usufruito di una progettazione che mettesse in relazione questi due spazi. A questo fine abbiamo inserito come terzo elemento un piano che ha il compito di dare identità allo spazio caricandolo di valori funzionali, sociali ed estetici. La forma è stata prima suddivisa in base alla precisa scansione ritmica data dal preesistente colonnato. Poi traslata orizzontalmente per mettere in relazione interno ed esterno. Infine traslata verticalmente per definire le caratteristiche dei nuovi ambiti creati o per risolvere problematiche funzionali (ad esempio le due scale al centro della corte sono celate grazie a due forti increspature delle fasce).Tale sistema viene infine portato alle sue estreme conseguenze andando ad ibridare con lievi  innesti la preesistenza. Il movimento di traslazione dei muri nel corridoio amplia i vani funzionali e allo stesso tempo trasmette dinamicità al sistema di distribuzione, gli ingressi sono evidenziati dal prolungamento della pensilina che dalla corte arriva sulla facciata principale e infine la segnaletica si propone come elemento di connessione tra le nuove funzioni e la facciatache entra in relazione con le strisce filanti che esplicitano la funzione interna e illuminano la facciata.
 
Futuro

Grazie agli interventi descritti ogni elemento è stato valorizzato nel rispetto della preesistenza. La facciata ha acquistato riconoscibilità. La segnaletica, oltre a risolvere il problema della chiarezza dei percorsi si scopre elemento di arredo e di pregio. I percorsi sono resi ora accessibili grazie alle sofisticate soluzioni d’angolo che risolvono in un unico gesto architettonico tutti i problemi riguardanti l’accessibilità. L’effetto corridoio è annullato dall’amplificazione spaziale delle aule che espandendosi verso l’esterno rendono lo spazio dinamico e sorprendente. Infine le corti sono risolte con un piano dinamico che mette in relazione portico e corti.La prima corte essendo in corrispondenza del bar e del bookshop è dedicata all’intrattenimento, cisono dunque un’area relax e un palco per le rappresentazioni supportato da una conformazione del terreno adeguato per permettere agli spettatori di sedersi.Nella seconda invece si creano delle aree accoglienti che permettono varie attivitàin un perfetto equilibrio di verde, acqua e arte in una sorta di piccolo eden lontano dal caos cittadino.Il progetto dota inoltre la struttura di due nuove sale, una emeroteca allegata al sistema bar-bookshop e una galleria per esposizioni temporanee di supporto all’aula didattica. 
 
Materiali
 
Per quanto riguarda i materiali è stata prestata particolare attenzione alla smontabilità e sostenibilità dell’intervento. Le pedane sono composte da materialicomponibili a secco. Il parterre delle corti è interamente in legno e talvolta è arredato con varie essenze arboree o acqua. L’interesse per le problematiche ambientali non si manifesta solo nell’uso di materiali naturali, sono previsti infatti dispositivi per il riciclo delle acque e un sistema che permette alla parte inferiore del parterre, dove erano presenti delle prese d’aria, di aumentare la ventilazione nel piano inferiore attraverso moti convettivi generati dalla forma del nuovo piano di calpesto creato nella corte.
 
Immagine coordinata
 
Come detto precedentemente la segnaletica è una parte essenziale del progetto. In quest’ottica l’immagine coordinata del museo si esplicita in fasce polifunzionali che permettono di individuare tutti i tipi di percorsi, non solo all’interno dell’edificio ma anche all'esterno. Le fasce non saranno solo elementi di segnaletica ma anche parte integrante della nuova illuminazione della facciata per una soluzione unica, innovativa e brillante.
 
L’intervento si propone dunque come una sintesi tra le problematiche formali, funzionali e ambientali attraverso una dialettica in continuità con la preesistenza, al fine di valorizzarla e di non congelarla nella suo glorioso passato. Si prospetta dunque una rinascita dell’edificio che trarrà dall’intervento un plusvalore estetico e funzionale.
 
Architecture Competition - Foldingstripes - MRSNT
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