Elisabetta Riccio's profile

NAVAJO, In The Middle of Nowhere

 
.. Niente più di un arido deserto può testimoniare la diaspora di un intero popolo.
Frammenti disordinati, abbandonati nelle mobilhouse disabitate che costellano le sconfinate terre tra Arizona e Yutha, tracciano il continuo nomadismo di 250.000 Navajo, ultimi rappresentanti del popolo guerriero più numeroso fra i nativi americani. Poche piccole schegge di quotidianità sospesa, tentano di raccontarne le storie, intrise tutte della stessa velata malinconia, in una cornice eterna ed immobile…
 
La Monument Valley è un museo naturale tra l’Arizona e lo Utah. Qui fuma la pistola di Tex Willer e Thelma & Louise terminano la loro fuga. L’area è un parco tribale, non riconosciuto ufficialmente dal governo Usa, forse perché a gestirlo sono i Navajo, la tribù di nativi americani più numerosa oggi stanziata su suolo americano. Un’ombra storica, con cui l’America deve ancora fare i conti. 250 mila persone che abitano questi orizzonti immensi dove l’immagine che ognuno si è costruito del Far West, con indiani e cowboy, diventa nitida e reale. Come in America, dove ogni cosa immaginata grazie alle centinaia di narrazioni del sogno americano, una volta davanti ai propri occhi, è esattamente come la si era rappresentata. In the middle of Nowhere, il lavoro di Elisabetta Riccio, è un’osservazione partecipata nelle terre dei Navajo, dove gli indigeni vivono di agricoltura, allevamento e artigianato come prima della conquista del West; al posto dei cavalli, i truck, al posto delle tende, le roulotte. Questo deserto monumentale è il back yard dei Navajo che si muovono di stagione in stagione dentro l’immenso recinto, abbandonando le mobilehouse lasciando nelle strutture un archivio storico della loro etnia. 
La fotografa è andata a scovare in queste carcasse abbandonate la memoria perduta di queste popolazioni, le foto, gli oggetti, gli spazi di una vita nomade del XXI secolo, nell’epicentro del nulla, nel nucleo della modernità.
 
“La strada che io credevo capace di imprimere alla mia vita svolte sorprendenti, la strada, con le sue inquietudini e i suoi sguardi, era il mio vero elemento: in essa 
ricevevo come in nessun altro luogo il vento dell’eventualità”
(Andrè Breton - L)
NAVAJO, In The Middle of Nowhere
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