"Tutte le mie rielaborazioni di fotografie sono rappresentazioni di me stesso, riproduzioni del mio io ancora inconsapevole. La ricerca di se stessi non si può separare dalla ricerca delle possibili metamorfosi, di ciò che non è ancora noi stessi.
Da qui due metodi:
- primo, il costante tentativo di afferrare un settore di piena identità, di trovare il punto più centrale e più stabile.
- secondo, il tentativo di modificarsi completamente, di allontanarsi, di estraniarsi nell'immensa quantità dei possibili.
Molti uomini dormono in me, ma tutti quanti devono diventare uno solo. Così sono andato alla ricerca dei miei confini, dei miei contorni, di un punto di riferimento. Ma ho trovato soltanto che mi potevo espandere per ogni verso indefinitamente. Perché no? Da allora il mio desiderio è stato di aprirmi permanentemente, ma contemporaneamente di conquistare un punto di appoggio fermo come il granito".
 
Arnulf Rainer
Who Are You?
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I was inspired by the work and the words of Arnulf Rainer.

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