Anatome a Milano
Parte due: Catherine Zask
Parte due: Catherine Zask
Il passo successivo prevede la comunicazione dell’identità visiva della mostra con la realizzazione di un manifesto e di un sedicesimo sull’autore.
Il manifesto è il primo elemento progettato per la mostra alla Galleria. Contiene le informazioni principali riguardanti la mostra ed è una prima presentazione del lavoro dell’autrice, dà informazioni sulla mostra e offre una piccola anticipazione sul suo stile.
Studiando l’autrice ed analizzando la sua opera, sono emersi degli elementi ricorrenti.
Nel manifesto è stato deciso di riprendere l’aspetto dello spazio occupato dalla tipografia e della sua modificazione. La scritta diventa un’immagine, in quanto il suo valore non è solo quello di rappresentare la parola Zask, ma anche di essere un elemento forte, riconoscibile, che resti in mente e colpisca lo spettatore che, alla prima occhiata, non si trova di fronte ad un semplice testo su sfondo colorato, ma a qualcosa di più.
Il manifesto è il primo elemento progettato per la mostra alla Galleria. Contiene le informazioni principali riguardanti la mostra ed è una prima presentazione del lavoro dell’autrice, dà informazioni sulla mostra e offre una piccola anticipazione sul suo stile.
Studiando l’autrice ed analizzando la sua opera, sono emersi degli elementi ricorrenti.
Nel manifesto è stato deciso di riprendere l’aspetto dello spazio occupato dalla tipografia e della sua modificazione. La scritta diventa un’immagine, in quanto il suo valore non è solo quello di rappresentare la parola Zask, ma anche di essere un elemento forte, riconoscibile, che resti in mente e colpisca lo spettatore che, alla prima occhiata, non si trova di fronte ad un semplice testo su sfondo colorato, ma a qualcosa di più.
Il sedicesimo è una pubblicazione che vuole raccontare il modo di lavorare e progettare dell’autrice.
Trae spunto dagli elementi, le opere, le citazioni di e su Catherine Zask. Lo scopo è quello di entrare nel meccanismo che è all’origine del lavoro, smontandolo e spiegandolo.
Deve essere stampabile in alta tiratura quindi bisogna tener conto dei costi di stampa e di produzione.
Il filo conduttore del sedicesimo è lo spazio legato al movimento.
Lo spazio nelle sue opere va dalla bidimensionalità alla resa della tridimensionalità; il movimento cresce insieme ad esso: si passa da manifesti piatti e statici ad altri in cui la tridimensionalità e il movimento sono dati dall’intersecazione dei piani, delle diagonali e di elementi che rimandano ad essi.
Trae spunto dagli elementi, le opere, le citazioni di e su Catherine Zask. Lo scopo è quello di entrare nel meccanismo che è all’origine del lavoro, smontandolo e spiegandolo.
Deve essere stampabile in alta tiratura quindi bisogna tener conto dei costi di stampa e di produzione.
Il filo conduttore del sedicesimo è lo spazio legato al movimento.
Lo spazio nelle sue opere va dalla bidimensionalità alla resa della tridimensionalità; il movimento cresce insieme ad esso: si passa da manifesti piatti e statici ad altri in cui la tridimensionalità e il movimento sono dati dall’intersecazione dei piani, delle diagonali e di elementi che rimandano ad essi.
Di seguito, alcune pagine del sedicesimo
