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Facile come bere un bicchiere d'acqua

Esercizio di scrittura creativa: spiega a un alieno come bere un bicchiere d'acqua (20 min)
Explain to an alien how to drink a glass of water.
Ciao, sono Rick e sono il migliore nel mio settore.
Mi chiama la CIA, non è la prima volta.
Mi portano in una radura. È notte.
Entro nella navicella, la luce mi acceca.
Non lo nascondo, nonostante i miei quasi trent'anni sul campo, ho ansia.
Davanti a me c'è un tavolo bianco, al centro di esso... il mio oggetto preferito, un bicchiere d'acqua.

Entra l'alieno. Lo abbiamo chiamato John. Gli hanno già insegnato la mia lingua.
Guardo in camera, "si entra in scena".
"Ciao John, ecco qui davanti a te c'è un bicchiere di vetro, è questo, guarda ora l'ho sollevato, lo vedi, è trasparente. Beh, John, qui dentro, come puoi vedere, ah no aspetta è trasparente, vabbè qui dentro c'è l'acqua, A-C-Q-U-A, un liquido essenziale per noi umani, in pratica grazie a questa possiamo vivere. Ok, dato che non la puoi vedere avvicinati, dai John non fare il timido! Vieni qui!"
Con una mossa tanto veloce quanto astuta intingo indice e medio nel bicchiere e immediatamente li estraggo allungando il braccio velocemente verso John che non ha il tempo di realizzare cosa sta accadendo, dalle mie dita si staccano piccole gocce d'acqua che, in un battito di ciglio, si scontrano contro il volto arido di John, fun fact: gli alieni non sudano.

John è senza parole, ehm, gli alieni non parlano, ma il suo sguardo dice tutto.
Ho paura. Silenzio. Il suo sguardo si intensifica.
Mi faccio coraggio e rompo il silenzio: "ecco John, l'acqua è bagnata".

John è chiaramente sorpreso, quasi divertito. Guardo in camera: "possiamo continuare".

Ora, la parte più importante, "guardami attentamente". Muovo il mio arto superiore destro verso il bicchiere, dilato ed estendo le dita della mano, velocemente la mostro nella sua interezza alla creatura davanti a me, ora la porto accanto al bicchiere e inizio gradualmente a chiudere le mie dita attorno ad esso.
Inizio a sollevare il cilindro di vetro spalancando i miei occhi e annuendo lievemente con la testa, per far capire a John l'importanza del passaggio.
Il bicchiere è quasi arrivato alla mia bocca. Apro le labbra, appoggio il bicchiere e lo inclino affinché l'acqua possa defluire, inizio a parlare, ma non riesco a farlo; effettivamente sto bevendo.
Finisco.
Guardo John.
Fun fact: non ha la bocca.

Mi alzo. Me ne vado. Esco. Ormai è giorno. Mi metto gli occhiali da sole. Parte canzone rock.



ENG version.
Hi, I'm Rick and I'm the best in my field.
The CIA calls me, it's not the first time.
They take me to a clearing. It's nighttime.
I enter the spacecraft, the light blinding me.
I don't hide it, despite my almost 30 years in the field, I have anxiety.
In front of me is a white table, in the center of it--my favorite object, a glass of water.
The alien enters. We named him John. He has already been taught my language.
I look into the room, “it's go time.”
“Hello John, here in front of you is a glass glass, it's this, look now I lifted it up, you see it, it's transparent. Well, John, in here, as you can see, ah no wait it's transparent, whatever in here is water, W-A-T-E-R, an essential liquid for us humans, basically because of this we can live. Okay, since you can't see it come closer, come on John don't be shy! Come here!”
In a move as quick as it is shrewd I dip my index and middle fingers into the glass and immediately pull them out extending my arm quickly toward John who does not have time to realize what is happening, from my fingers small drops of water come off and in the blink of an eye they collide against John's parched face, fun fact: aliens do not sweat.
John is speechless, um, aliens don't talk, but his look says it all.
I'm afraid. Silence. His gaze intensifies.
I take courage and break the silence, “here John, the water is wet.”
John is clearly surprised, almost amused. I look into the camera, “we can continue.”
Now, the most important part, “look at me carefully.” I move my right upper limb toward the glass, dilate and extend the fingers of my hand, quickly show it in its entirety to the creature in front of me, now bring it next to the glass and gradually begin to close my fingers around it.
I begin to lift the glass cylinder by opening my eyes wide and nodding my head slightly to let John know the importance of the passage.
The glass is almost to my mouth. I open my lips, lean the glass back and tilt it so that the water can drain out, I start to speak, but I can't bring myself to do so; I am actually drinking.
I finish.
I look at John.
Fun fact: he doesn't have a mouth.
I get up. I leave. I go out. It's daylight now. I put on my sunglasses. Rock song starts.

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