L'oggetto che mi rappresenta sin da quando avevo 5 anni e che continua ad accompagnarmi ancora oggi è il kimono. Il kimono per me non è solo il capo d'abbigliamento usato nel dojo per praticare il karate, ma è anche simbolo della mia ricerca dell’armonia, del mio essere combattente e costituisce un rivestimento, un involucro, un'espansione della mia energia interiore, una “seconda pelle” che in qualche modo diventa protezione, amico, compagno.
Andando avanti col tempo, il kimono che rappresenta un mondo rigido e tradizionalista, incentrato sull'armonia, sul colore, sul ritmo nonché sull'eleganza della sua semplicità, viene contaminato da una corrente che gli si contrappone in maniera evidente, ovvero la cultura Rastafariana.
Questi due universi paralleli, riescono a trovare in me punto di incontro e di conciliazione.
Andando avanti col tempo, il kimono che rappresenta un mondo rigido e tradizionalista, incentrato sull'armonia, sul colore, sul ritmo nonché sull'eleganza della sua semplicità, viene contaminato da una corrente che gli si contrappone in maniera evidente, ovvero la cultura Rastafariana.
Questi due universi paralleli, riescono a trovare in me punto di incontro e di conciliazione.
La marijuana è uno degli elementi rappresentativi della cultura Rastafariana, infatti i Rastafariani la utilizzano come erba meditativa, apportatrice di saggezza e ausilio alla preghiera; inoltre è associata all'albero della vita e della saggezza che era presente nell'Eden a fianco dell'albero della conoscenza del bene e del male.
Ho raffigurato la marijuana tramite la rappresentazione chimica della molecola di THC, da cui ho ricavato un pattern che ho sovrapposto al kimono di donne e uomini di alcune stampe tradizionali giapponesi, per esprimere visivamente il punto di incontro di queste due culture così diverse che, in realtà, possono coesistere.
Kado è una chaise longue, la sua forma segue i principi della filosofia zen dell’asimmetria, dove il principio che controlla l’armonia di una composizione non è, come a prima vista ci potrebbe sembrare, inesistente, ma semplicemente non regolare, avvicinandoci alla spontaneità e casualità della natura. Un’altra caratteristica è la sobrietà poiché attraverso questo tipo di bellezza estremamente semplice, solida e diretta si intende anche quella semplificazione che lascia spazio alla fantasia, la sintesi di una cosa, o di un concetto, realizzata per mezzo del minor numero possibile di elementi.
Kado è costituito da due elementi, il lettino fatto di tessuto imbottito (pelle o feltro) di forma irregolare, da cui si articola un bracciolo che fa anche da piano d’appoggio per gli oggetti ed una semplice struttura portante in bamboo.
