Le mostre devono essere qualcosa di più della sola esposizione di quadri, disegni ecc... . Immaginando una mia mostra su Venezia ho pensato ad una stanza in cui le opere fossero minacciate dall'acqua, dal movimento dei visitatori che come il moto ondoso minasse la stabilità dei supporti, ad un ambiente in cui bottiglie, lattine, tappi, fossero come Grandi Navi che attraversano il Canale della Giudecca.
Sono tanti i media che ho usato, per rappresentare questa città per me così importante.
Cornice di tutto è la grafica in 3D, non pensata come mezzo di presentazione ma come progetto a sé che include e da un nuovo e più profondo significato agli altri media.
Quando si è trattato di realizzare dei quadri ad olio, come Gondolieri 1 e Gondolieri 3,
ho pensato che Venezia, così unica, così straordinaria, è tra le più difficili da rappresentare. Ogni suo scorcio è come fosse già incorniciato, ogni angolo è di per sé una composizione perfetta. Non riuscendo a liberarmi di questa cornice già e sempre presente, tanto valeva includerla nel quadro, e tentare così di neutralizzarla.
Se per le tele ad olio ho scelto il soggetto più iconico, realizzando questi lavori di dimensioni più modeste in acrilico su legno, mi sono rivolto alla città viva, reale, quella che io amo di più. La città brulicante. La città moderna e anche conflittuale. Agli estremi e contemporaneamente ci sono i turisti ed i residenti, un passato stupefacente e glorioso ed un presente problematico e minaccioso, una città per gli occhi e un luogo in cui vivere e lavorare.
Traffico in laguna, Acqua alta e La barca dei tubi.
Poi i tanti disegni realizzati a pennarello su carta: un traghetto passa davanti al Fontego dei Turchi,i lavoratori appena scesi dal battello attraversano il Campo dell'abbazia, di fronte allo Squero di San Trovaso si prende uno spritz o un prosecco con qualche cicchetto. Tutti in formato A3: 42x30 cm.
E ancora disegni su carta, formato A4, 21x29,7 cm, per cogliere la città in tutti i suoi aspetti.
