"Il viaggiatore che, risalendo l'estrema punta delle penisola italiana dal litorale ionico, da qualche chilometro non più tirrenico, alza lo sguardo verso l'interno, verso le pendici dell' Aspromonte, dove ancora resistono alcune comunità grecaniche, scorge uno dei più affascinanti e perturbanti paesaggi del Meditteranneo".
da "Il senso dei luoghi" di Vito Teti.
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