Silent Play
di Carlo Presotto
Una passeggiata interattiva tra le strade di un quartiere, tra lo scorrere indisturbato della vita quotidiana, collegati agli attori ed agli altri spettatori dalla tecnologia delle radioguide. 
www.silentplay.it
 
 
Riferimenti
 
All'inizio, l'arte del puzzle sembra un'arte breve, di poco spessore, tutta contenuta in uno scarno insegnamento della Gestalttheorie: l'oggetto preso di mira – sia esso un atto percettivo, un apprendimento, un sistema fisiologico o, nel nostro caso, un puzzle di legno – non è una somma di elementi che bisognerebbe dapprima isolare e analizzare, ma un insieme, una forma cioè, una struttura: l'elemento non preesiste all'insieme, non è più immediato né più antico, non sono gli elementi a determinare l'insieme, ma l'insieme a determinare gli elementi.
Georges Perec “La Vita Istruzioni Per l’Uso”
 
Oggi la gente è convinta di poter credere soltanto in ciò che vede. Viviamo in una strana epoca in cui siamo circondati quasi esclusivamente da cose create da noi. Tutte immagini di seconda mano, riproduzioni della realtà. Nel mio secondo film l’angelo Cassiel dice: "Gli uomini credono di avere conquistato il mondo. Ma è il mondo che ha conquistato loro". Molti, troppi di noi, hanno dimenticato l’atteggiamento di umiltà rispetto alla creazione. […] Un altro aspetto degli angeli che contiene un messaggio fondamentale è il loro rapporto col tempo. Non ne sono certo ossessionati come noi. Per questo non possiamo comprendere neppure lontanamente la dimensione in cui vivono. L’eternità rende ridicoli i nostri affanni di uomini, perciò gli angeli non possono che sorridere nel vedere quanto ci sentiamo importanti.
Wim Wenders intervista su “IlCielo sopra Berlino”
 
 

Silent Play
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A project of performance based on radioguide

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