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I Tigri Colleri


Le tigri della collera sono più sagge dei cavalli dell'istruzione

Questo lavoro è la conclusione di un percorso partito da un errore e da una necessità.
L'errore sta nel non aver mai imparato a suonare uno strumento musicale, da cui è conseguita l'esigenza di compensazione attraverso l'ideazione di immagini che potessero creare un suono visivo.
La necessità vive nella rappresentazione di riflessioni e pensieri tramite un processo creativo e comunicativo, che, seppur acerbo, è basato sullo studio autodidatta di software audio-video in maniera sperimentale e col fine stesso nella sperimentazione.
Sotto il profilo espressivo ritengo risieda tutto il mio tragitto artistico, partendo dai graffiti, proseguendo con l'arte di strada in toto, per poi virare nello studio del segno calcografico e tutto ciò di correlato che ho approfondito in Accademia.
Il tema principale di questo lavoro è l'accettazione delle proprie paure attraverso un processo di destrutturazione delle proprie fragilità, spesso portate dalla moralità, essenzialmente cattolica, che condiziona interamente l'uomo occidentale da millenni.
Nei recenti due anni trascorsi ho tentato di riflettere molto sulla natura umana, ed è stato proprio consultando alcuni capitoli da "Così parlò Zarathustra" di Friedrich Nietzsche che ho trovato molte delle supposizioni che avevo considerato, finalmente pensate e descritte come avrei voluto saper fare anche io con e a me stesso.
Felice di aver incontrato Nietzsche lungo la mia strada, rammaricato all'idea che, per quanto il filosofo abbia vissuto e amato Torino, qui non vi sia il dovuto rispetto e riconoscimento della sua permanenza, al di fuori di una misera lapide e una via a suo nome nei pressi di corso Casale, in cui è principalmente l'odore di piscio a farla da padrone.
 
Nel video è rappresentata una mia interpretazione della "metamoforsi dello spirito" di Nietzsche, arricchita di un quarto personaggio (il processo immaginato dal filosofo tedesco ne prevede solo tre: cammello, leone e fanciullo) che ho voluto raffigurasse le paure cui prima ho accennato; chi, quindi, meglio del serpente? Figura archetipa presente in quasi tutte le culture esistenti, nel cattolicesimo come nell'ebraismo e nelle filosofie orientali, simboleggia tutto e il contrario di tutto: il male più puro, la tentazione, l'astuzia, addirittura il demonio stesso, ma anche la potenza e il mistero della vita, il cambio della muta come il ciclo eterno della vita stessa, il passaggio dalla morte alla rinascita, dal sonno al risveglio (figurativamente, della ragione), conseguentemente il raggiungimento di una consapevolezza ascetica dalla quale scaturisce la rinascita spirituale e, quindi, l'utopia dell'immortalità. 
Ho cercato di comunicare la speranza che coltivo (anche nei confronti di me medesimo) affichè l'individuo ritrovi sé stesso e prenda in mano le redini della sua vita, attraverso la riscoperta dell'energia inconscia che possiede per natura. Non è un caso che all'inizio della video il buco della serratura di una porta sia posto esattamente nella regione addominale dell'uomo protagonista del video, lì dove risiede il plesso solare, come se fosse un punto di domanda, un rebus irrisolto.
È attraverso questa fessura che l'uomo potrà scrutare al suo interno, affrontando situazioni irrisolte ed incubi, allontanandosi dai propri egoismi, addentrandosi nel cammino che lo porterà a riconoscere il proprio "sè", accettando il suo destino di "morire in battaglia", in un'esplosione d'adrenalina che finalmente gli farà abbracciare l'inutilità delle semplicistica distinzione del tutto tra "bene o male".
L'abbandono dell'idea di essere unici ed indispensabili.
In questa via di liberazione introspettiva gioca un ruolo fondamentale l'amore, ed il rapporto collaborativo tra uomo e donna.

Ciò che vorrei si evincesse da questo lavoro è la sua molteplicità interpretativa, per aspetti formali, segnici, espressivi, compositivi e contenutistici.
Mi piace l'idea di aver provato a raffigurare i miei dubbi, mi piace condividerli, mi piace pensare di star rappresentando domande, le stesse che vorrei si ponesse chiunque fruisca del mio video, cercando e trovando da sé le proprie risposte, la propria strada.
Questo progetto nasce e si sviluppa nelle mie viscere, non ho quindi una bibliografia di supporto da elencare, semmai un piccolo inventario di persone e artisti che l'hanno certamente condizionato:
-Blu
-José Guadalupe Posada
-Andrea Pazienza
-Franco Fanelli
-Sergio Toppi
-i cartoni animati degli anni '20 
-Little Black Sambo
-Friedrich Nietzsche
-Ilaria Boccia
La risoluzione dell'incubo e la forza dell'amore fa si che il plesso solare si attivi sprigionando una forza incontrollabile e imprevedibile.

 
I Tigri Colleri
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