Le improbabili avventure Blaise & Pierre
Storie brevi a fumetti realizzate per la rubrica Archimedia a cura di Andrea Plazzi e Roberto Natalini, pubblicate sulla rivista matematica Archimede, edizione Le Monnier, nell'anno 2016 e 2018.
Storie brevi a fumetti realizzate per la rubrica Archimedia a cura di Andrea Plazzi e Roberto Natalini, pubblicate sulla rivista matematica Archimede, edizione Le Monnier, nell'anno 2016 e 2018.
Il paradosso di Monty Hall, Archimede, 2/2016, © Le Monnier.
Sceneggiatura di Giovanni Eccher.
Due tra i primi studiosi del calcolo delle probabilità, Blaise Pascal e Pierre de Fermat, si incontrano per una improbabile, ma alquanto divertente, serata culinaria e affrontano il paradosso di Monty Hall. A volte, cambiare la propria idea iniziale può rivelarsi una scelta intelligente!
Due tra i primi studiosi del calcolo delle probabilità, Blaise Pascal e Pierre de Fermat, si incontrano per una improbabile, ma alquanto divertente, serata culinaria e affrontano il paradosso di Monty Hall. A volte, cambiare la propria idea iniziale può rivelarsi una scelta intelligente!
La prefazione al fumetto di Andrea Plazzi si può leggere completa qui.
Studio dei personaggi, studio di copertina e copertina definitiva.
Il paradosso dei compleanni, Archimede, 4/2018, © Le Monnier.
Sceneggiatura di Giovanni Eccher.
Scommettere contro le probabilità, o senza sapere bene quello che si fa, non è mai saggio!
Ritornano gli (improbabili) avatar di Blaise Pascal e Pierre De Fermat, i due fondatori del moderno Calcolo delle Probabilità, per confermare un nuovo celebre paradosso.
Sempre impegnati a scommettere, in questa loro nuova avventura dispensano anche validi consigli a chi gioca. In fondo, in quell’estate del 1654, la corrispondenza tra i due era incentrata proprio sui problemi del gioco d’azzardo.
Fu forse questo l’aspetto più sorprendente e profondo della nuova disciplina: mostrare come fosse possibile assegnare un significato matematicamente e quantitativamente preciso all’espressione “possiamo prevedere il futuro?”
Andrea Plazzi
