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A MALI ESTREMI, SANTINO,FORZA NAPOLI E RIMEDI!

A MALI ESTREMI, SANTINO...FORZA NAPOLI E RIMEDI! 
Come si segue il calcio a Napoli? 
Tra rituali e scaramanzie.
Una cosa è sicura nella città di Partenope. A Napoli non si compie peccato ad aggrapparsi alla sorte. Tutto si intreccia. Fede, speranza e passione. Tutto diventa pretesto, buon auspicio e scaramanzia. Il tifo è rituale. San Gennaro è il dodicesimo in campo. E ogni domenica c’è una grazia da chiedere con gli occhi verso l’azzurro.Azzurro come il colore della maglia del Napoli. L’attesa per la gara è cadenzata da abitudini scaramantiche e rituali ben definiti. ​​​​​​​
Fra tutte c’è la consuetudine del pronostico, ma il giocatore perfetto sa che non bisogna mai puntare solo a favore. E a scommettere contro il Napoli ci vuole coraggio. Molto coraggio.
Quello della previsione, a Napoli, è un rituale che si ripete ogni settimana. Da anni il calendario degli azzurri è ormai cadenzato anche dagli impegni di coppa. E i partenopei rispondono presente, provando a dare il proprio contributo benevolo alla squadra pronosticandone la vittoria. 
Quello che conta, del resto, è affidarsi alla sorte e sperare che la dea bendata incoroni il ciuccio, attirandone la benevolenza in qualsiasi modo: domenica dopo domenica e dopo ogni gara infrasettimanale.
La sorte, a Napoli, si manifesta in mille forme diverse e viene evocata con altrettante sfumature. Sale, ferro e corno. Un classico per la cultura partenopea. Ma un altro non rituale è il silenzio. Per tutto il campionato 2021-22 la parola bandita è stata Scudetto. Vietatissimo pronunciarla per non materializzare la sorte opposta. Un classico per i napoletani. Ma la scaramanzia si è impossessata presto anche di Osimhen. La maschera protettiva è diventata il suo amuleto. Distrutta dopo una gara interna e ricostruita, ha mostrato tutto il suo potenziale nella gara al Bentegodi con la doppietta del senegalese. Osimhen dai superpoteri in versione Pulcinella. Napoli è anche questo: l’innesto della tradizione e del fato su chi è scevro dalla scaramanzia. A Napoli tutti si adeguano.
Quando gioca il Napoli, la formazione dei tifosi deve essere sempre la stessa ad ogni partita: in altre parole, stessi posti a sedere. Per il resto, la ritualità scaramantica è così soggettiva da non poter essere racchiusa in cliché o comportamenti predefiniti. La scaramanzia a Napoli è un universo di simboli e abitudini innumerabili.
Tra i supporter famosi c’è Paolo Sorrentino, il regista da Oscar che in “The new Pope” del 2016 decise di tagliare la scena del cardinale Voiello che esulta per la vittoria del campionato del Napoli. Per la cronaca, il cardinale Voiello era interpretato dal napoletanissimo Silvio Orlando. Eduardo de Filippo diceva che non essere superstiziosi porta male. Meglio adeguarsi, insomma. Soprattutto quando si sceglie di vivere e tifare ai piedi del Vesuvio e si ama il calcio alla follia.

E PERCHE' NON SANTIFICARE ANCHE COLORO CHE CI HANNO PORTATO LO SCUDETTO QUEST'ANNO?...GRAZIE RAGAZZI O MEGLIO "SANTINI"
A MALI ESTREMI, SANTINO,FORZA NAPOLI E RIMEDI!
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