Il progetto risponde a un duplice obiettivo che guarda sia alle relazioni che intesse con l’assetto urbano circostante sia alla nuova sistemazione del parco "La Biblioteca degli Alberi".
 
L’edificio viene concepito come una struttura completamente aperta alla città e in diretto rapporto formale con il disegno del parco.
 
L'accesso alle diverse attività del Centro avviene attraverso una "corte passante" aperta sul lato ovest: lungo l'asse est-ovest la corte mette in collegamento l'Incubatore per l'Arte con i percorsi previsti nel progetto della "Biblioteca degli Alberi".
 
Attraverso gli ingressi sulla corte si accede alle prime funzioni di bar e ristorazione e alla ludoteca. Dalla corte passante si accede direttamente all'ascensore che mette in collegamento il piano terra con i sovrastanti due livelli, eliminando così qualsiasi tipo di barriera architettonica e rendendo l'accesso al Centro il più rapido possibile per gli utilizzatori con mobilità ridotta.
Le scale di collegamento al primo e al secondo piano sono poste esternamente lungo i tre lati dell'edificio, secondo una tipologia progettuale tipica milanese del ballatoio.  In questo modo si è ottemperato alle necessarie regole di sicurezza sugli incendi nei luoghi pubblici, ottenendo attraverso un sistema di ballatoi una serie di uscite di emergenza verso l'esterno dell'edificio lungo tutto il suo perimetro. Inoltre, evitando di inserire corpi scala compartimentati, si ottimizzano gli spazi interni in favore delle molteplici funzioni richieste dai Cittadini durante il percorso della progettazione partecipata.
Al primo piano trovano sede da una parte le funzioni di sala lettura, aree wi-fi, internet e book-shearing, dall'altra un grande spazio multifunzionale che il cittadino può usare come cucina comune, sala riunioni o spazio feste.
Al secondo livello infine si accede attraverso un area informativa composta da sportelli per il cittadino e uffici gestionali all'auditorium/teatro e ai laboratori di musica e sale prove. Tutti i servizi igienici sono posti baricentralmente rispetto all'edificio, in modo tale da servire tutte le funzioni sovra descritte.
L'articolazione e l'unione delle varie funzioni richieste è stata preceduta da un attento studio delle interazioni tra di esse: il bar e la ristorazione posti allo stesso livello della ludoteca, permettono da una parte di sfruttare l'accesso diretto agli spazi esterni, dall'altro di interagire attraverso eventi periodici o temporanei quali feste di bambini, merende o pranzi comuni. Al livello superiore, a diretto contatto con il bar-ristorazione, si trova la cucina comune e lo spazio feste/riunioni: il collegamento funzionale tra le due attività avviene tramite un sistema di monta carichi e vivande che permette l'utilizzo delle cucine e delle sale nei due sensi. Infine al secondo livello la contemporanea presenza dell'auditorium e delle sale prove e laboratori musicali, facilita l'interazione delle due attività, già per loro natura legate da uno stretto rapporto.
 
Formalmente l'edificio è stato concepito come un aggregazione di volumi semplici sfalsati al fine di ottenere una serie di logge e terrazze integrate su tutti i livelli.
La presenza di rientranze ed aggetti serve a creare zone d'ombra durante le diverse ore del giorno, per un rinfrescamento naturale delle superfici esterne. Il volume stesso dell'auditorium, posto lungo l'asse est-ovest, proietta un ombra a protezione del lastrico solare sovrastante le funzioni informative per il cittadino e gli uffici gestionali.
 
Infine, ma non per importanza, va sottolineata la funzione della doppia pelle posta lungo i lati sud, est e nord dell'edificio a contenimento delle scale e dei ballatoi esterni.
Oltre a proteggere direttamente gli spazi esterni da sole e vento, a seconda dell'orientamento, serve anche gli spazi interni: sul lato sud la facciata viene attrezzata con frangisole in maglia stirata intervallati da pannelli in vetro integrati da celle fotovoltaiche; sul lato nord la facciata si attrezza con pannellature in rete metallica a protezione dai venti freddi e con funzione di portale per piante rampicanti.
 
Il disegno geometrico delle varie pannellature poste sulle facciate riporta in alzato il disegno planimetrico del parco "Biblioteca degli Alberi".
 
Così, l'adagio francese "l'arbre qui cache la forêt", inteso come metafora del dettaglio che nasconde la visione generale dell'insieme, diventa " l'arbre qui ne doit pas cacher la forêt", inteso come l'inserimento di un nuovo elemento architettonico (il Centro Civico) che tende a sposarsi con l'insieme dell'assetto urbano esistente e futuro, anziché cercare di nasconderlo, di negarlo.
Centro Civico MILANO
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