Quarantine diary
Vivo in una mansarda con mio figlio e la mia gatta, all’ultimo piano di una palazzina. Non amo molto la mia casa perché è poco luminosa: le finestre sono piccole e posizionate in alto, per cui per affacciarmi devo salire sulla sedia. Però vedo il cielo, che in questi giorni è sempre blu.
Mi mancano le montagne, quelle tutte intorno; le strade da percorrere in auto con la musica alta e il vento tra i capelli.
Là fuori l’estate si prepara.
Intanto, nei miei giorni tutti uguali, il mio sguardo si posa sui dettagli, sui contrasti, sulle sfumature e su ciò che amo di più:
le imperfezioni.