MI MANCHI COME UN CONCERTO - Tesi di laurea

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MI MANCHI COME UN CONCERTO

Ritualità e aspetti sociali della musica live attraverso la ricerca antropologica, a partire dagli eventi svoltisi durante la pandemia

Un concerto non è dato solo dall’esibizione di un artista di fronte ad un pubblico, ma possono essere individuate anche delle ritualità e dinamiche relazionali che entrano in gioco in questo tipo di eventi. L’obiettivo di questa tesi è quella di analizzare tali elementi prestando particolare attenzione all’importanza della corporeità.

Le motivazioni della scelta di questo argomento affondano le loro radici negli effetti della pandemia durante gli anni 2020-2022 sul settore della musica dal vivo. I concerti organizzati secondo le restrizioni imposte dai politici per far fronte all’emergenza sanitaria presentavano delle sostanziali differenze rispetto agli eventi considerati “normali” prima della pandemia, e hanno riscontrato un diverso consenso ed effetto tanto tra chi li organizzava quanto tra chi ne fruiva. A partire da queste considerazioni si è quindi cercato di individuare gli elementi relazionali, organizzativi e sociali che caratterizzano i concerti di musica live.

al centro, fotografia di Francesco Luongo

Per studiare questo fenomeno è stato utilizzato un approccio di ricerca di tipo antropologico, che trova nella ricerca sul campo il luogo privilegiato per la produzione di dati. Questa avviene attraverso la modalità dell’osservazione partecipante e delle interviste qualitative, in questo caso sottoposte a musicisti, organizzatori di eventi e frequentatori di concerti.

La tesi parte quindi da uno studio degli eventi svoltisi durante il periodo delle restrizioni anti-Covid secondo i dati elaborati dall’esperienza sul campo e le informazioni raccolte dai colloqui. In seguito, viene presentata un’etnografia di un concerto “normale” (ovvero privo di limitazioni e restrizioni dovute alla pandemia), effettuata con le stesse modalità e articolata in ordine cronologico nei momenti pre-concerto, durante e post-concerto, al fine di sottolinearne i diversi riti che entrano in gioco nelle varie fasi.

RESTITUZIONE: IL VADEMECUM - A partire dall’analisi comparativa tra i concerti segnati dalle restrizioni per il contenimento della pandemia e quelli normali, è stato possibile individuare quelli che secondo chi vive questo tipo di eventi – ovvero artisti, organizzatori e frequentatori – sono gli elementi caratteristici di un concerto, non solo da un punto di vista tecnico ma soprattutto sociale e relazionale.

Ne deriva questo piccolo vademecum, destinato a chi si approccia per le prime volte all’organizzazione e alla produzione di eventi di musica dal vivo, senza disporre quindi di grandi budget o mezzi tecnici. L’analisi, infatti, si concentra sugli aspetti che esulano da quella dimensione per concentrarsi sul lato sociale ed emozionale. L’obiettivo è quello di fornire dei consigli su come porre le basi per una buona interazione sociale e fruizione di un concerto facendo leva sulle variabili individuate operabili.

L'aspetto grafico si ispira all'immaginario delle fanzine, che dagli anni '70 in poi sono diventati il principale mezzo di diffusione della cultura musicale underground, venendo distribuite quasi sempre gratuitamente ai concerti per dare voce a ciò che risuonava nei piccoli locali e non trovava spazio nelle riviste musicali tradizionali, creando così una comunicazione orizzontale

e dal basso.

La sincope è una perdita improvvisa e temporanea di coscienza, di insorgenza rapida, breve durata e dal recupero completo
e spontaneo. Andando ad un concerto spesso si accede ad una condizione che si può definire come uno stato di transe, che l’antropologo Georges Lapassade definisce come l’altra coscienza.
In musica invece la sincope consiste essenzialmente nello spostamento di uno o più accenti rispetto alla cadenza naturale, passando da un tempo forte ad un tempo debole. Allo stesso modo in questo vademecum si sposta l’accento del concerto dall’esibizione in sé all’analisi di ciò che concorre alla sua buona riuscita.