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La voce del silenzio

I paesi del centro Italia sono ancora fermi alle 3:36 del 24 Agosto 2016, quando la terra ha tremato per 142 secondi. Dopo meno di un’ora, alle 4:33, un’altra scossa di simile intensità mise in ginocchio l’Umbria, le Marche, l’Abruzzo e il Lazio. All’alba la devastazione provocata dal sisma apparve in tutta la sua vastità: interi borghi dell’Appennino ridotti a un cumulo di macerie, 299 morti e oltre 4000 sfollati. Dati reali che fanno riflettere, importanti per la popolazione del centro Italia che si è ritrovata in così poco tempo in questa situazione terrificante.

Anche se i media raccontano solo quello che fa loro comodo, diversi sono stati i modi con cui si è cercato di aiutare queste persone come concerti, video, foto, articoli di giornale, etc. 
Ciò che ho cercato, invece, di creare durante l'esposizione denominata La voce del silenzio, avvenuta il giorno della mia discussione di laurea, è sta una ricerca che punta a essere di pubblica utilità, quanto più veritiera possibile, e che si è avvalsa di alcuni strumenti tradizionali come la fotografia, il suono e altri insoliti, quali le tavole tattili.

L'esposizione nasce al fine di sensibilizzare le persone su quanto accaduto facendogli “vivere” queste sensazioni in prima persona.​​​​​
Esperienza tattile / visiva​​​​​​​
Sia nelle stampe fotografiche che nelle tavole tattili, la comunicazione visiva e quella tattile arrivano al destinatario nello stesso momento: vi è una forte variabile emozionale che, al momento di usare il tatto, aumenta.

In particolare, ho deciso di stampare le fotografie su supporti cartacei. La carta, infatti, è il materiale che meglio si presta a condurre esperimenti di tattilismo: a seconda di come è trattata, produce nell’uomo una diversa emozione. Normalmente la carta è liscia o appena ruvida: se però viene molto stropicciata e poi distesa, la sensazione che comunica già cambia. Essa poi può anche essere tagliuzzata, arrotolata, piegata in mille modi, bagnata, etc. Come dice Munari, la carta è la pelle di una superficie variabile.

Per quanto riguarda le tavole tattili, invece, ho deciso di comporle di resti di macerie trovate direttamente nei luoghi terremotati. Le esperienze tattili comunicate attraverso quuesti oggetti, saranno orientate sull’evidenza dei contrasti, come ad esempio rigido e morbido, geometrico e organico, freddo e caldo.
Oltre alla diversa natura dei materiali, il senso tattile può rivelare anche strutture diverse di uno stesso materiale: si può percepire la costituzione del materiale e anche il modo in cui è stato messo assieme in superficie. La percezione termica, ad esempio, può essere evidenziata da un pannello in materiale diverso rispetto a un altro.
Esperienza sonora
Un altro dei sensi messi qui in gioco è l’udito, il primo senso che si sviluppa nel feto. Il suono del nostro mondo e la comunicazione con gli altri consentono di stabilire le prime relazioni. Le orecchie captano i suoni, li trasformano in impulsi elettrici e li inviano al cervello, dove vengono interpretati, acquistando così un significato. Ciò che sembra relativamente semplice è in realtà un processo complesso che si svolge in una frazione di secondo. Grazie a questa relazione che l’udito può creare ho deciso di “riempire” l’aria di suoni, di boati provocati dai terremoti, registrati dalle telecamere di sorveglianza.
Camerino (MC)
Le fotografie sono state realizzate nella Zona Rossa della città di Camerino. 
Prima di entrare è stato richiesto il permesso di accesso.
Visso (MC)
Castelluccio di Norcia (PG)
Norcia (PG)
Amatrice (RI)
Le fotografie sono state realizzate nella Zona Rossa della città di Amatrice. 
Prima di entrare è stato richiesto il permesso di accesso.
Arquata del Tronto (AP)
Le fotografie sono state realizzate nella Zona Rossa della città di Arquata del Tronto. 
Prima di entrare è stato richiesto il permesso di accesso.
Progetto di tesi triennale in Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva (ABA Venezia), realizzato nel 2019.
La ricerca si pone come una sperimentazione di differenti metodologie volte alla pubblicità sociale e nasce con la volontà di far conoscere ed emozionare il pubblico alle vicende che hanno provocato la distruzione di buona parte dei paesi del centro Italia.
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