The Seventh Seal
Maurizio Bondesan / Momordica Charantia
Ingmar Bergman directed "The Seventh Seal" in 1957, an elaboration of his previous play "Painting on wood" written of his own theatre company and inspired by the Albertus Pictor's fresco in the church of Täby, where Death is represented playing chess with a knight. Our project, in addition to paying homage to a cinema masterpiece, where the anxiety of living, doubts, troubles, the thirst for knowledge and the search for answers make it more relevant than ever, ideally wants to reconnect with that original inspiration sprung from a painting. A game of mirrors where the painting (evoked during the whole movie) resumes and shapes explicit and implied themes. The scene in which the Knight recites: "This is my hand, I can turn it, my blood is still running in it. The sun is still in the sky and the wind is blowing. And I ... I, Antonius Block, play chess with Death" isn't perhaps an allegory of the artist whose hand represents the creative act, the inescapable and crucial gesture to oppose death?
Ingmar Bergman diresse "Il Settimo Sigillo" nel 1957 , elaborazione di una sua precedente pièce teatrale "Pittura su legno" scritta per la propria compagnia di attori teatrali ed ispirata dalla visione dell'affresco di Albertus Pictor nella chiesa di Täby, dove è rappresentata la Morte che gioca a scacchi con un cavaliere.
Il nostro progetto, oltre a rendere omaggio ad un capolavoro della cinematografia, dove l'ansia del vivere, i dubbi, le inquietudini, la sete di conoscenza e la ricerca di risposte lo rendono più che mai attuale, vuole idealmente riallacciarsi a quella originaria ispirazione scaturita da un dipinto. Un gioco di specchi dove la pittura (continuamente evocata nello svolgersi del film) riprende e dà forma alle tematiche espresse e sottintese. La scena in cui il Cavaliere recita: "Questa è la mia mano, posso muoverla, e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io ... io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte" non è forse un'allegoria dell'artista dove la mano rappresenta l'atto creativo, l'ineluttabile e deciso gesto da opporre alla morte?
Il nostro progetto, oltre a rendere omaggio ad un capolavoro della cinematografia, dove l'ansia del vivere, i dubbi, le inquietudini, la sete di conoscenza e la ricerca di risposte lo rendono più che mai attuale, vuole idealmente riallacciarsi a quella originaria ispirazione scaturita da un dipinto. Un gioco di specchi dove la pittura (continuamente evocata nello svolgersi del film) riprende e dà forma alle tematiche espresse e sottintese. La scena in cui il Cavaliere recita: "Questa è la mia mano, posso muoverla, e in essa pulsa il mio sangue. Il sole compie ancora il suo alto arco nel cielo. E io ... io, Antonius Block, gioco a scacchi con la Morte" non è forse un'allegoria dell'artista dove la mano rappresenta l'atto creativo, l'ineluttabile e deciso gesto da opporre alla morte?
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Maurizio Bondesan
Mixed technique on canvas, cm. 55x1200
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Momordica Charantia
6 ink on paper, cm. 20x14,5 each
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