L’identità visiva è un modello progettuale attraverso il quale si individuano, si sintetizzano e si disciplinano gli elementi visivi essenziali a rappresentare l’identità di un organismo.

Per creare l’identità visiva de i luoghi del contemporaneo ho svolto un analisi di quelli che sono i movimenti e le tendenze che compongono l’universo dell’Arte Contemporanea.

Tra questi, la mia attenzione si è concentrata in modo particolare sul movimento denominato Arte Povera.

Nato in Italia negli anni ‘60 e in aperta polemica con l’arte tradizionale, l’Arte Povera è uno dei maggiori contributi italiani all’interno del panorama artistico contemporaneo.

Caratteristica degli artisti appartenenti a questa corrente è il ricorso a materiali “poveri”, come legno, ferro, terra e scarti industriali. L’intento è quello di evocare le strutture originarie del linguaggio della società contemporanea. Altre caratteristiche consistono nel ricorso all’installazione come luogo in cui si crea la relazione tra l’opera e l’ambiente che lo circonda e all’azione performativa.

Nei concetti alla base dell’Arte Povera ho individuato gli spunti necessari per creare un linguaggio grafico che fosse rappresentativo del tema del progetto e che - grazie all’utilizzo di forme geometriche semplici - risultasse estremamante versatile e dinamico.

Progetto non in concorso.