Tarocchi in cammino
Arcani maggiori
I tarocchi che ho disegnato sono il frutto di una ricerca al contempo artistica e spirituale e sono nati dall’esigenza di indagare i simboli archetipici racchiusi dentro queste misteriose carte che da secoli accompagnano l’Uomo: siano essi usati come gioco, come strumento divinatorio o come mezzo per conoscere meglio sé stessi.
Durante la gestazione che mi ha portato alla nascita di questo mazzo sono stata travolta da un impeto creativo, una sorta di illuminazione o possessione, se così si può definire, in cui ogni carta nasceva e prendeva forma indipendentemente dalla mia volontà.
All’inizio del progetto mi ero imposta di essere metodica e di studiare nei dettagli ogni carta basandomi sulle antiche iconografie e simbologie dei tarocchi tradizionali di Marsiglia. Mano a mano che ogni carta prendeva forma mi accorgevo però che i simboli cambiavano e i dettagli aumentavano o diminuivano. Pur mantenendo le tradizionali icone degli arcani maggiori, archetipi fondamentali del viaggio spirituale che ogni uomo compie nella sua vita, in ogni trionfo (così vengono chiamate anche questo tipo di carte) ho rielaborato, aggiunto, tolto o trasformato qualcosa cercando comunque di non andare a ledere il potenziale archetipico che la carta in sé contiene, guidata da una forza altra, proveniente molto probabilmente dai meandri del mio inconscio.
Ogni carta mi ha parlato di sé, mi ha chiamata; qualche volta con voce limpida e stentorea, qualche volta con un sussurro appena percettibile. Ci sono state carte con cui ho dovuto lottare e altre che sono state fin da subito mie amiche e penso che non sia un caso.
La realizzazione di questo progetto mi ha portata a conoscere parti nuove di me, mi
ha messa davanti luci e ombre del mio essere permettendomi di vedere dove sono nel
mio cammino e quanta strada ho ancora da fare.
Durante la gestazione che mi ha portato alla nascita di questo mazzo sono stata travolta da un impeto creativo, una sorta di illuminazione o possessione, se così si può definire, in cui ogni carta nasceva e prendeva forma indipendentemente dalla mia volontà.
All’inizio del progetto mi ero imposta di essere metodica e di studiare nei dettagli ogni carta basandomi sulle antiche iconografie e simbologie dei tarocchi tradizionali di Marsiglia. Mano a mano che ogni carta prendeva forma mi accorgevo però che i simboli cambiavano e i dettagli aumentavano o diminuivano. Pur mantenendo le tradizionali icone degli arcani maggiori, archetipi fondamentali del viaggio spirituale che ogni uomo compie nella sua vita, in ogni trionfo (così vengono chiamate anche questo tipo di carte) ho rielaborato, aggiunto, tolto o trasformato qualcosa cercando comunque di non andare a ledere il potenziale archetipico che la carta in sé contiene, guidata da una forza altra, proveniente molto probabilmente dai meandri del mio inconscio.
Ogni carta mi ha parlato di sé, mi ha chiamata; qualche volta con voce limpida e stentorea, qualche volta con un sussurro appena percettibile. Ci sono state carte con cui ho dovuto lottare e altre che sono state fin da subito mie amiche e penso che non sia un caso.
La realizzazione di questo progetto mi ha portata a conoscere parti nuove di me, mi
ha messa davanti luci e ombre del mio essere permettendomi di vedere dove sono nel
mio cammino e quanta strada ho ancora da fare.
Questi tarocchi non sono nati per essere utilizzati per delle letture, non hanno questa
pretesa; nascono da una ricerca stilistica ed artistica che mi ha permesso di crescere spiritualmente. Se si desidera comunque utilizzarli per questi scopi non resteranno muti; gli archetipi che essi incarnano sono potenti e risuonano dentro ognuno di noi in qualsiasi forma essi vengano rappresentati e sono un’utile guida per chi sceglie di servirsene che sia anche solo per divertimento.
pretesa; nascono da una ricerca stilistica ed artistica che mi ha permesso di crescere spiritualmente. Se si desidera comunque utilizzarli per questi scopi non resteranno muti; gli archetipi che essi incarnano sono potenti e risuonano dentro ognuno di noi in qualsiasi forma essi vengano rappresentati e sono un’utile guida per chi sceglie di servirsene che sia anche solo per divertimento.
Maria Bressan
