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Maletto Revolution

Maletto Revolution
Maletto è l’unico paese etneo che la strada statale non attraversa per il suo centro.
Confinato, apparentemente, da una strada appena tangente tra le più famose Bronte e Randazzo.
Un paese che appare fermo nel tempo, che conserva e racconta ancora vividamente le storie di tutti i nonni e bisnonni che lo hanno abitato, prima che le ultime generazioni iniziassero ad abbandonare la Sicilia in cerca di opportunità nel nord dell’Italia e all’estero.
E' in questa Maletto che fa ritorno Sonia Gambino, nel pieno della pandemia da Coronavirus del 2020, a causa della quale si interrompe la sua esperienza di enologa nella vicina Marsala.
Ad aspettarla la casa di famiglia, quella di tutte le estati trascorse fin da bambina, proprio davanti alla stazione della ferrovia circumetnea, che segna il confine tra il paese e l’inizio della fertile e rigogliosa campagna malettese. Lì, dove si conservano ancora i casolari, la stalla e gli attrezzi del nonno, che a Maletto, guarda caso, possedeva il palmento.

Una mattina un anziano del paese, Enzino, passeggiando si avvicina alla recinzione di Sonia: “sei la nipote di Gustinello? Sai, ho una vigna qui vicino, ma da quando non posso più guidare non riesco ad averne cura”.

Inizia così a delinearsi spontaneamente l’idea di un progetto tutto malettese, perchè poco alla volta sono in diversi a presentarsi alla porta di Sonia, ognuno con il desiderio di rimettere a frutto una vigna, un pezzo di terreno, un attrezzo dismesso, di condividere una conoscenza, una saggezza, un mestiere.
Forse semplicemente sè stessi.
La presenza di Sonia diventa così una nuova energia centripeta, un pretesto o un’occasione per rivivere quelle dinamiche di paese che ormai in molti rischiavano di aver irrimediabilmente dimenticato.
Controcorrente a quel “A Maletto non c’è niente” che negli anni è diventato uno spiacevole leit motiv per gli abitanti del paese, risorge una speranza, il progetto vitivinicolo “Gustinella”.
In tantissimi in paese diventano protagonisti di questa storia, ognuno secondo la proprie possibilità e abilità.
Alcuni di loro sono ritratti in queste immagini, a raccontare come il vino sia divenuto soprattutto cornice di un’esperienza umana ritrovata.

La vendemmia e la vinificazione di questi vigneti antichi tornati a nuovo splendore vogliono rendervi omaggio e celebrare la tradizione e un patrimonio agricolo inestimabile che non poteva andare perduto.

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Sonia Gambino, Maletto fermata Circumetnea
Don Vincenzo, Enzino.
Don Nino
Don Vincenzo, falegname.
Donna Alfia
I ragazzi di Maletto.
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