Anitya, "impermanenza", è un termine sanscrito (pāli anicca, cin. 無常 wúcháng, giapp. mujō, tib. mi rtag pa) che indica uno dei tre aspetti fondamentali dell'esistenza nella dottrinacanonica del buddhismo, che sono:
l'impermanenza o cambiamento o divenire (anitya);
la sofferenza o l'insoddisfacibilità connaturata alle cose mondane (duḥkha);
il non sé o l'insostanzialità della personalità o l'inesistenza di un nucleo permanente e separato (anātman).
Insieme queste tre caratteristiche fondamentali dell'esistenza, della vita di ogni "essere senziente", formano la base causale della dottrina delle Quattro Nobili Verità e quindi della ricerca spirituale buddhista, consistente nella vita ascetica per i membri della comunità monastica, e nella coltivazione del Nobile Ottuplice Sentiero e dei precetti buddhisti per tutti i praticanti buddhisti: monaci, monache, laici e laiche, che costituiscono la tradizionale quadripartizione della società buddhista.
impermanenze 13026
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Lisa e Corrado

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