Linear ecoDesign
L'Italia ricca di tradizione, di cultura e di un'identità unica, ha sempre per mezzo di tutti i suoi figli sparsi nel mondo influenzato e intaccato il life-style delle popolazioni ospitanti.
Questo fenomeno è particolarmente evidente nel campo dell'alimentazione.
Basta guardare la Pizza, che è da sempre uno dei cibi più mangiati al Mondo o ancora lo Spumante, che in questi ultimi tempi si sta sempre di più diffodendo.
Un'altra Tradizione Italiana recentemente esportata all'estero con molto succeso è il caffè Espresso "all'italiana".
Quest'ultimo fenomeno è stato accompagnato e favorito da un noto Brand.
Il mio progetto è basato sul Riutilizzo e sul Riciclo delle Capsule di questo noto brand.
Si stima che attualmente se ne consumino oltre 4 miliardi all'anno.
Queste Capsule sono involucri di Alluminio dalla forma conoidale che contengono il caffè.
La prima volta che le ho viste ho da subito percepito il danno ecologico nello smaltimento, ma anche il potenziale di questo tipo di oggetti.
Per il momento ho tirato fuori 3 Concept,ma potranno diventare molti altri
"LA DAMA DI TUTTI"
La Dama più Econimica al Mondo, realizzata con 24 Capsule ovviamente di colore diverso e dalla scacchiera, da me realizzata in cartone per rendere maggiormente l'idea, ma va bene qualsiasi base.
La trama che ho disegnato io l'ho fatta pensando a come vedo la situazione interna Italiana in questo momento, ognuno può disegnarla come meglio crede.
"LINEA"
Un Tavolino da soggiorno interamente realizzato con le Capsule brasate in varie trame, la base superiore è costituita da una lastra di Vetro, e all'interno del tavolino è contenuto un ripiano con una piccola Libreria.
Il sostegno per i libri sarà di un Legno di alto preggio dalle belle venature e sfumature, per dare quel tocco di contatto col passato.
"IL PUFF CHE VOLEVA DIVENTARE UNA LIBRERIA"
Spiega tutto il titolo, è realizzato nella stessa tecnica del tavolino, la base superiore e costituita dalle Capsule stesse e presenta anche esso un sostegno di Legno all'interno per sostenere i libri.
Emanuele Lepera
