Questo progetto, sviluppato nell'anno 1012, consiste nella trasformazione della Villa Savoye di Le Corbusier attraverso lo stile di un architetto contemporaneo: Alvaro Siza.
Nello stile di Siza, l’ elemento che ho preso in considerazione è il suo sezionare, tagliare ed “asportare” pezzi di struttura da forme piene e rigorose. Sembra che l’architetto voglia alleggerire enormi blocchi di pietra, scavandoli a volte in modo molto geometrico e a volte in modo più giocoso, ma mantenendo sempre forme pure ed essenzali.
Ho applicato questo concetto a tutto il mio progetto: dalle strutture, alle zone (divise per funzone), ai mobili.
Al piano terra ho mantenuto il colonnato che però diventa di sezione rettagolare invece che tonda, e le pareti si sono trasformate in lastre di vetro, per dare l’impressione che l’enorme blocco pieno che è il primo piano stia fluttuando.
L’abitazione è pensata per un artista e da qui nasce, oltre l’ingresso, una zona espositiva. Asportando una parte di struttura si crea un giardino interno, non visibile al piano terra poichè circondato da mura ma si potrà ammirare dal primo piano tramite delle vetrate, da dove riceve la luce del sole.
Le scalinate sono una parte importante del progetto poichè separano l’ingresso dalla zona espositiva, al primo piano la zona notte dalla zona giorno e al secondo piano la zona chiusa dalla zona aperta.
L’abitazione è pensata per un artista e da qui nasce, oltre l’ingresso, una zona espositiva. Asportando una parte di struttura si crea un giardino interno, non visibile al piano terra poichè circondato da mura ma si potrà ammirare dal primo piano tramite delle vetrate, da dove riceve la luce del sole.
Le scalinate sono una parte importante del progetto poichè separano l’ingresso dalla zona espositiva, al primo piano la zona notte dalla zona giorno e al secondo piano la zona chiusa dalla zona aperta.
Nella pianta del primo piano vediamo bene come siano stati asportati blocchi di materia da una struttura che si intuisce essere originariamente un pieno. Non ci sono finestre, e l’illuminazione proviene solo dalle grandi vetrate che sostituiscono le pareti nei punti che sono stati appunto “asportati”.
Vediamo come tutte le stanze della zona notte siano illuminate da questa vetrata che delimita un lungo terrazzo, visibile anche salendo le scale. Lo tesso principio vale per il giardino a cielo aperto che si può ammirare dall’alto.
Vediamo come tutte le stanze della zona notte siano illuminate da questa vetrata che delimita un lungo terrazzo, visibile anche salendo le scale. Lo tesso principio vale per il giardino a cielo aperto che si può ammirare dall’alto.
Al secondo piano troviamo una zona relax con sauna, che permette di ammirare dalla vetrata tutto il giardino, il quale si può anche percorrere seguendo un percorso molto suggestivo. Per raggiungere il secondo piano e attraversare questo “taglio” che c’è fra le due parti, abbiamo una scalinata chiusa sui 4 lati che assomiglia ad un passaggio segreto; la vediamo nelle sezioni.
Vediamo i dettagli delle facciate in vetro, le quali rappresentano un elemento cardine in questo progetto perchè, dovunque sia stata “asportata” materia dall’originale blocco, il vetro ha preso il posto del cemento andando proprio a risaltare una “mancanza”.
