La Festa del Sacrificio, عيد ﺍﻟﻘﺮﺑﺎﻥ 'festa dell'offerta', è una festività islamica che richiama il passo del Corano nel quale Dio chiese ad Abramo di offrire in sacrificio suo iglio Ismaele. Come riportato dal testo sacro, Abramo, dopo aver accettato e aver mostrato massima obbedienza verso il volere di Dio, venne fermato poco prima del sacrificio del figlio, in cambio del quale venne sacrificato un Montone.
La Festa del Sacrificio, dunque, è per il mondo musulmano il simbolo della sottomissione indiscussa verso Dio.
Generalmente questa festa si svolge con l’uccisione di un montone da parte del Capo-Famiglia, il quale provvede poi a suddividere l’animale in tre parti: una per chi ha materialmente provveduto all’uccisione dell’animale, una parte per tutta la famiglia, ed una parte per i più poveri. In analogia con il Natale o le festività ebraiche, è un momento di raccoglimento della famiglia che trascorre il tempo insieme, ci si veste a festa e si comprano i regali ai bambini.

A Ceuta tale festività viene a svolgersi come momento di riunione della comunità in seguito ad una perdita di un loro membro. La festa del Sacrificio qui documentata risale al 18 Novembre 2018, organizzata a seguito della scoperta del corpo di un compagno migrante sulla spiaggia si San Amaro lì a Ceuta.


L’adunanza della comunità migrante avviene nel pomeriggio, durante il quale, armati di cibo e pentole, viene ad essere attrezzata una cucina di fortuna tra gli scogli. Le donne addette alle preparazioni culinarie tipicamente africane, mentre gli uomini conducono il momento di preghiera.
La giornata si conclude con un vero momento di condivisione: la pietanza preparata a base di riso, pollo e patate, viene servito come piatto unico da posizionare al centro e da convididere con i vari commensali che si servono con le mani.
Id al-adha
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