“Questa è la storia di un uomo scatola.
Io, ora, questo diario lo sto cominciando a scrivere dentro la scatola.
Dentro la scatola di cartone che, infilata sulla testa, mi arriva giusto giusto alle reni.
Io, ora, questo diario lo sto cominciando a scrivere dentro la scatola.
Dentro la scatola di cartone che, infilata sulla testa, mi arriva giusto giusto alle reni.
Insomma, in questo momento, l’uomo scatola sono proprio io, in persona, qui presente. Cioè, l’uomo scatola, dentro la scatola, sta scrivendo il diario dell’uomo scatola”
Kobo Abe, “L’uomo scatola”
Così inizia l’opera surreale dello scrittore e drammaturgo Kobo Abe, “L’uomo scatola”, romanzo del 1997 nel quale viene descritta
la bizzarra decisione di un fotografo giapponese di abbandonare la propria vita con l’intento di OSSERVARE e capire gli abitanti di un’ ordinaria città chiamata “T”.
Questo racconto, costituito da episodi vissuti da persone diverse, ma che insieme riescono a ricostruire il profilo del narratore, affronta questioni fortemente attuali come l’ ISOLAMENTO, l’ ALIENAZIONE e lo SRADICAMENTO dell’individuo dalla società in cui vive. L’opera è una profonda riflessione sulla straordinaria importanza dell’identità come immagine sociale, in una realtà come quella attuale, intesa come specchio dell’ anima e segno inequivocabile di individualità.
L’immaginario della collezione tende a fondere insieme precisi elementi estetici e visivi: i capi sono stati progettati con il fine di ricordare le forme geometriche fondamentali (il quadrato e il cerchio), che indossati mutano la propria forma, adattandosi al corpo di chi li indossa.
“In una Scatola” è una collezione caratterizzata da volumi oversize e silhouette squadrate, da abbottonature nascoste e da spalle ampie e supergeometriche. Al rigore quasi architettonico dei capispalla si mescolano tuttavia linee morbide create attraverso l’uso di tessuti fluidi come il jersey o la maglia, che ricoprono il corpo, avvolgendolo nella sua interezza. Sovrapposizioni e trasparenze create attraverso l’uso di manipolazioni danno inoltre una ritrovata importanza a tessuti tradizionali, modificandone l’aspetto e rendendoli innovativi, creando così un perfetto connubio tra passato e futuro.
Analisi del look nel dettaglio..
La shooting è stato immaginato in modo tale da enfatizzare il più possibile la collezione.
La location scelta è una SALA DI POSA con sfondo di carta così da concentrare l’attenzione su gli outfits, unici o protagonisti della campagna.
E’ stata scelta una sola modella così da creare un filone narrativo.E’ una donna semplice, acqua e sapone.
Lo shooting propone anche delle inquadrature più dettagliate nascondendo così il volto della modella.
Proposte di styling..
Lo shooting..
