In Italia è possibile individuare 500 laghi con superficie superiore a 0,2 kmq.
Molte di queste aree di interesse naturalistico, paesistico o di risorsa idropotabile hanno subito con gli anni fenomeni di abbandono dovuti allo spostamento a valle delle popolazioni di un tempo insediate lungo o in prossimità delle rive.
Si prende in esame l’area sud del Lago di Garda nelle vicinanza di Verona e Brescia, più precisamente a Peschiera del Garda nel panorama delle Colline Moreniche dell’Alto Mantovano.
Il progetto mira al recupero della zona lacustre del sito “Campanello” (PDG), allo scopo di esaltarne la bellezza naturalistica e paesaggistica, rilanciando una parte del territorio dimenticata, ottima da vivere nel tempo libero sia dai cittadini che dai turisti e capace di aumentarne il prestigio.
Immaginate di poter catapultare le persone e la loro mente in un’esperienza fatta di ricordi e simboli, che le colleghino direttamente con l’elemento acqua, dimenticandosi per un secondo di tutto quello che circonda loro. 
Molte fiabe e molte storie raccontano di un viaggio iniziato con la speranza avvolta nei panni posati in un cesto, che trasportato dalla corrente viaggia verso l’ignoto. 
Cullati da questi flussi nelle rive e le sponde delle nostre acque in un intreccio di cambiamento essi potranno rivivere queste sensazioni grazie a l’atmosfera della flora e della fauna, all’intreccio di questo ricordo che li protegge lungo il lento ed incessante movimento dell’acqua. 
Float-Room è una valida soluzione di come l’uomo può e deve ritrovarsi immerso nella natura, per un weekend alternativo, soggiornando in un’accogliente camera matrimoniale fornita di tutti i comfort.
Dove un tempo lingue di cemento e pontili utilizzati dai pescatori si impadronivano di una parte delle acque, oggi invece, questo nuovo concept vuole riproporre, ristrutturare e realizzare nuovi collegamenti “terra-acqua” per appostare delle Floating Rooms realizzando un nuovo impianto urbanistico.
L’idea di “Alle Deriva” nasce dall’esigenza di riscoprire il legame primordiale che unisce l’uomo e l’acqua.
Materiali e strutture richiamano ambienti acquatici lacustri e fluviali.
La struttura in lamiera e l’utilizzo di fascine di legno ricorda i capanni mimetici dei cacciatori e del birdwatching.
I 25mq si sviluppano su due livelli: zona living al “piano-zattera”, servizi e zona notte al piano superiore.
La struttura dona un cono ottico, diventando punto di osservazione verso l’intorno, un’opportunità di contemplazione della natura.
Gli spazi sono essenziali  e danno l’opportunità di vivere sull’acqua, “cullati dal dondolio”, in questo “cesto” protagonista di leggende e storie, traghettatore di speranza tra le acque.
ALLA DERIVA
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