É con immensa gratitudine che ringrazio
per aver selezionato il mio cortometraggio di tesi in animazione “La Torre d’Avorio” tra i suoi finalisti della sezione Fulgor 2020.
“La Torre d’Avorio” è un cortometraggio acerbo a cui, però, sono fortemente legata perché rappresenta, oltre che la mia “opera prima” realizzata quasi interamente da sola, il mio più sincero tributo al Maestro Fellini nell’occasione del centenario della sua nascita. Di ispirazione felliniana sono tematiche quali la solitudine, la quotidianità, la vita, la morte e il silenzio, amalgamate in atmosfere oniriche che porgono attenzione a un’umanità malinconica e struggente.
La narrazione che si muove tra le strade di una Rimini delicata, sfumata e nostalgica é di per sé un elogio al silenzio in contrasto con la frustrazione - che talvolta tutti sperimentiamo - di una vita sovrastata dalla confusione che, in una società iperconnessa, ci priva paradossalmente della connessione personale con noi stessi.
“Eppure io credo che se ci fosse un po' di silenzio, se tutti facessimo un po' di silenzio, forse qualcosa potremmo capire". (F. Fellini, La voce della luna)
Ringrazio di cuore i miei professori e la
per avermi dato gli strumenti e l’occasione di realizzare un progetto di tesi che mi rappresenta così in profondità.
Ringrazio i compositori, Andrea Donati, Matteo Mussoni e Samuele Bernardi, Beatrice Carlini e il signor Cesare Succi per aver trovato il suono adatto all’elogio del silenzio.
Ringrazio
e
per la preziosa collaborazione e l’affettuoso supporto.
Infine, ringrazio il Maestro Federico Fellini, fonte di ispirazione e artigiano di sogni.
Soggetto, regia e animazioni: Silvia Lamacchia
Colonna sonora e sound design:
Fisarmonica: Cesare Succi
Clarinetto:
Supervisione: Michel André Fuzellier
La Torre d'Avorio
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