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Data Visualization _ La Legge Gadda

Come si legge?
Ogni problema che si legge intorno alla circonferenza più esterna, appartiene a una categoria, segnata con uno dei 9 colori; è relazionato a uno stakeholder che ha la propria circonferenza di riferimento; ed è collegato ad un’altro problema di cui è dipendente o è correlato.



In collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, ci si è resi conto che, a distanza di tre anni, tale legge è ancora poco conosciuta e poco attuata. Il lavoro di tesi in seguito all’acquisizione di conoscenza della Legge Gadda , è finalizzato a capire come la legge Gadda è applicata, con quale intensità, e quali possono essere i problemi relativi alla sua applicazione, alla sua mancata applicazione o alla sua parziale applicazione nel contesto della Città Metropolitana. L’analisi dello stato dell’arte è finalizzato inoltre alla definizione di linee strategiche per l’implementazione della legge.

Metodologia

L’analisi svolta è principalmente di carattere qualitativo. L’obiettivo dell’indagine infatti è stato quello di parlare con più persone di ambiti differenti, a volte a “livelli” differenti, i quali spesso fanno fatica ad incontrarsi e a dialogare fra di loro, come l’Amministrazione e gli enti del Terzo Settore, nel caso di Pinerolo la mia intervista è stata occasione di incontro tra il Sindaco e l’Emporio Solidale “Una Goccia”. In questo modo è stato possibile riscontrare opinioni diverse, problematiche diverse, soluzioni anche diverse tra gli attori coinvolti nella dinamica del recupero e della donazione, che hanno fornito un contributo fondamentale all’analisi. 
è stata utilizzata l’intervista come strumento di indagine, in quanto un rapporto diretto face-to-face con i diversi attori, ha permesso di comprendere al meglio le diverse situazioni e relative problematiche. In questo modo è stato anche possibile fare il sopralluogo in alcune strutture, come il centro diurno di Pinerolo, gli empori solidali di Pinerolo e Vercelli, e gli uffici del progetto Ricibo di Genova.L’unica intervista telematica è avvenuta con il Comune di Verona, per motivi logistici. Al termine delle interviste è stato possibile riscontrare delle macrocategorie dei problemi che ogni Comune ha riscontrato, considerando tutti gli attori coinvolti : l’Amministrazione, gli Operatori del Settore Alimentare (OSA), le organizzazioni del Terzo Settore, i volontari e i beneficiari/cittadini.

In totale sono stati intervistati 14 attori di 6 Comuni differenti. Sommariamente :
1 Sindaco
4 Assessori
1 Tecnico
2 Dottoresse
1 Imprenditore
5 Rappresentanti delle Organizzazioni di volontariato

Nello specifico 2 Comuni fanno parte della Città Metropolitana di Torino, Pinerolo e Grugliasco, e 4 sono esterni: Vercelli, Genova, Verona, Bollate.

Restituzione grafica delle interviste nel Comune di Pinerolo

Al termine delle interviste è risultato utile la restituzione grafica dell’analisi svolta, in un’unico schema che riassume i principali problemi divisi per categorie, e assegnati ai diversi stakeholder, quali Amministrazioni, enti del Terzo Settore, Operatori del Settore Alimentare, Volontari e benefciari/consumatori. Emerge dal grafico come i problemi appartenenti a categorie diverse, sono talvolta strettamente correlati e dipendenti.

Nel caso di Pinerolo, emerge come i principali problemi ricadono sul fatto che vi sono poche risorse finanziarie, e quindi per esempio, mancano alcune attrezzature necessarie per la corretta conservazione degli alimenti come l’abbattitore in entrambi i luoghi analizzati, il Centro Diurno e l’Emporio Solidale, perchè non vi sono abbastanza risorse finanziarie per l’acquisto di attrezzature e spazi adeguati per la manipolazione del cibo, lo stoccaggio di eccedenze e la loro conservazione nel tempo (frigoriferi e congelatori). Anche i mezzi di trasporto non sono furgoni refrigerati ma semplici mezzi di trasporto, a volte privati, soprattutto per piccoli trasporti. Ciò spesso può compromettere la sicurezza degli alimenti, che necessita di una temperatura di trasporto controllata. 
Anche la carenza di personale e collaboratori è legato al fatto che non vi sono abbastanza risorse finanziarie per pagare più di 1/2 collaboratori che si occupino dell’intera gestione, che mantenga i contatti con i diversi donatori, o che si occupino delle situazioni di tensione che spesso si creano. Come anche il personale amministrativo che si occupi di conoscere a fondo la Legge Gadda e incentivare i possibili donatori a cedere le loro eccedenze, in cambio di una riduzione sulla TARI. 
Quest’ultimo problema è legato quindi a un problema di formazione, sia degli enti pubblici che degli enti del Terzo Settore e gli Operatori del Settore Alimentare. é necessario quindi sia sensibilizzare tutti sull’importanza di combattere lo spreco alimentare, sia sulla prevenzione di questo fenomeno, e per prevenire è sicuramente necessaria la formazione anche dei volontari che si occupano della disposizione dei prodotti nel frigo, o della conservazione di alimenti deperibili e già cotti.

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