FULCRO

La lampada Fulcro è stata ideata con l'obiettivo di coniugare semplicità, facilità d'uso ed eleganza, in un prodotto che crei nell'utente l'illusione di interagire con esso, sia per la duplice possibilità di movimento, sia per la presenza di trasparenze. Tali caratteristiche sono raffigurate in una forma composta da due braccia e differenti materiali. 
L'utilizzo di materiali è studiato in modo tale che la trasparenza della resina epossidica, presente nel paralume, nell'incastro dei bracci e nella base, restituisca una sensazione di leggerezza alla lampada. Illuminata a sua volta da LED interni, la resina rende soggetti principali l'incastro e il paralume.


Le lampade Si gira di Mario Nanni (2008) e la Tizio di Richard Sapper (1972) hanno assunto un ruolo fondamentale per la progettazione di Fulcro. Caratterizzate da forme semplici, con linee pulite ed essenziali, sono state il punto di partenza nella progettazione. Particolare attenzione è stata posta sugli snodi e sulla leggerezza strutturale dei bracci della Tizio. L'insieme di queste caratteristiche e gli studi condotti soprattutto sui materiali e sullo snodo, da cui deriva il nome della lampada stessa, sulla possibilità di renderlo innovativo, insolito e funzionale, è stato un modo per fare considerazioni sulle abitudini e sui rituali legati agli oggetti quotidiani.









I possibili movimenti della lampada sono determinati dalla rimozione manuale del perno (5), dall'inclinazione del braccio (3) e il successivo inserimento del perno nella nuova posizione. I tre tasti alla base (9) hanno differenti funzioni: il primo tasto (F) permette l'accensione delle parti in resina, il secondo tasto (O) regola la variazione della temperatura cromatica e il terzo (A) permette una diminuzione dell'intensità luminosa del paralume. 
Il paralume (1) è collegato al secondo braccio tramite un sostegno, che funge da asse di rotazione. All'interno del braccio (3) vi è un binario per il filo elettrico che convoglia nell'incastro in resina per poi fuoriuscire dalla parte posteriore.
Nel primo braccio (8) vi è un altro binario che collega il filo della corrente alla base. Quest'ultima presenta un profilo a T rivestito dalla resina. 


PROTOTIPO

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