Cosa mi è stato chiesto: immaginare una propria isola remota anche impossibile, irreale. Progettarne quindi delle cartoline, una moodboard, un simbolo, dei collage e altri elementi per raccontarla.

Cosa ho fatto: in un mondo di contraddizioni tra bene e male, giusto e sbagliato, verità ed apparenza si scontrano. Nella corsa verso il successo sotto i riflettori si nascondono occulte verità e perfide invidie. Si combatte per essere al top e nella battaglia non si conoscono limiti. Si entra in un circolo vizioso in cui l’Io è l’unica cosa che conta. Si perde la propria identità in cambio di notorietà e la scalata verso il potere. Grazie a questo pensiero ho realizzato un progetto

“double face”, sta a te decidere da che parte stare.

Nell’universo di leccornie loschi fatti si nascondono:

persone che parlano alle spalle di altre (pspsps), tutti

che vogliono di più (moremoremore) e coloro che ce

l’hanno fatta e stanno sotto i riflettori (ciakciakciak si

gira).

In questo universo esoterico molti sono i contrasti che si scontrano e riscontrano.

Nel 1° collage ho rappresentato una ragazza ben armata che, provvista di mascherina sugli occhi, si protegge dal velenoso fiore rosso che funge, con il suo enorme occhio, da “grande fratello”, ed è metafora

del mondo superficiale.

Nel 2° un’altra ragazza che, per farsi strada verso il

successo, con il suo tacco Prada fiammeggiante calcia via una sua concorrente.

Nel 3° un giardino segreto a ricordo di Adamo ed Eva, in cui il fiore malvagio suona una sinfonia persuasiva

utilizzando il serpente.

Nel 4° “l’altra metà del mito”, appunto l’altra faccia di depressione ed il concetto di Vanitas che si nascondono

dietro una vita all’insegna della scalata alla vetta.