Maria Grazia Priori's profile

L'inadeguatezza dell' uomo.

L'inadeguatezza dell'uomo
Avevo 18 anni. Sprofondavo nelle coperte del letto, era una notte di dicembre, faceva freddo. 
Chiusi le palpebre e il sonno mi avvolse. La mente cominciò a viaggiare e sognai. Vidi me stessa nel sogno, su una collina, ero sola e attorno a me valli, montagne e nuvole mi sovrastavano. Sentì la natura intorno a me travolgermi come un' onda immensa. 
Mi svegliai di soprassalto quasi mi mancasse l' aria. Respirai profondamente fino a sentire i polmoni premere sul torace e mi alzai dal letto con la mente ancora intorpidita dal sonno. Andai alla finestra e fissai il buio attraverso il vetro. Rimasi lì immersa nei pensieri per un tempo che non saprei precisare, poi tornai a dormire. Venne il giorno e il quotidiano ritmo riprese come di consueto. Andai a lavoro e camminando tra le strade sentivo l' immensa ombra dei grattacieli schiacciarmi come le montagna e le nuvole del sogno. 
Le porte automatiche dell' ufficio si aprirono e vidi le solite mura, le solite facce. 
"Maria Grazia vieni qui, sbrigati!" - qualcuno gridò in lontananza. 
Sentì quella voce e inconsciamente seppi e certa fui che sarebbe stata un' altra giornata di uomini che mi sovrastavano. 
Mi guardavo intorno con occhi vergognosi e bassi temendo di aprir bocca. 
Una lacrima sembrò volesse scendere sul mio viso quando desiderai che, una volta, almeno una volta nella vita, il mondo si accorgesse di me e mi apprezzasse per ciò che io valgo.


Un direttore d'orchestra dirige delle canne di bambù.
Una bidella pulisce un campo incolto.
Un contadino zappa una crepa nell'asfalto.
Un gelataio consegna un gelato in una strada deserta.
Un idraulico lavora nel mare.
L'inadeguatezza dell' uomo.
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