Lo sviluppo del motor yacht coupè Velia 70’ parte dalla svariata ricerca dei modelli che oggi i più famosi cantieri navali offrono e costruiscono per le loro produzioni di serie. Tra i vari cantieri esaminati ho preso in considerazione quelli italiani come: Riva, Benetti, Prinz, Ferretti, Atlantis, Pearshing è Itama, ma anche stranieri come Wally e Sunseeker. Tra questi, le principali ispirazioni sono state tratte dal Wally Power: tipologia di yacht molto innovativo e di grande impatto visivo. Lo yacht della Wally è un concentrato di alta velocità e design estremo, simile ad un caccia da combattimento, riprende le linee aggressive del vento, accoppiando a questa siluette elegante e una propulsione elevata, permettendo all’imbarcazione di impennarsi nonostante la sua mole, portando gli ingegneri a rivoluzionare le strutture standard degli scafi plananti. Oltre a questo, ho tratto spunto dalle innovazioni Pearching e Blue boat, che con le loro linee squadrate e allo tempo stesso aggressive mi hanno ispirato ad una forma concreta e solida. Inoltre studiando i modelli Prinz e Sessa Marin, ho rilevato l’estrema morbidezza delle curve e dei tagli improvvisi che rendono affascinante ed aggressivo lo yacht, portando una completa armonia nell’insieme della barca. L’idea infatti doveva essere sviluppata come un motor yacht coupè hard top che fosse esternamente aggressivo e spigoloso, con cuspidi e dislivelli per accentuare il design della linea esterna, ma al contempo con interni che richiamassero molto la curva, una dolcezza visiva sia di forme che di colori, con ambienti circolari e mobili di stampo contemporaneo. Per gli esterni ho pensato che potesse essere positivo sviluppare una nuova postazione dove l’armatore possa isolarsi dal resto dell’imbarcazione: il tettuccio di tuga, chiamato "prendi stelle", posizionato come un hard top, si apre per rivelare al suo interno un vano in cui vi è un morbido sofà e dei ripiani funzionali, dove si può ammirare il cielo stellato o prendere il sole in tranquillità.