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Libro: Tram Penisola Sorrentina

Grafica interna e impaginazione + cover
 
Ecco le prime pagine del volume...
Presentazione 
C’Ź stato un tempo in cui la penisola sorrentina, che un’isola non Ź,
fu considerata la quarta bellissima isola del Golfo di Napoli con Capri,
Ischia e Procida: il suo territorio, per la particolare conformazione, era
piĚ facilmente accessibile dal mare che percorrendo la terraferma. Infaticabile
cultore di storia della nostra terra, Franco Gargiulo, l’autore
di “Quando sulle strade della penisola sorrentina a correva il tram”,
ci ricorda questa realtą con un libro che ci aiuta a conoscere meglio
il passato della nostra terra. Anzi, certamente, ci consente anche di
essere piĚ consapevoli di quanto sia necessario fare ancora molto per
un salto di qualitą per le vie di comunicazione terrestri e per tutto il
sistema locale dei trasporti.
La penisola sorrentina Ź risultata di fatto quasi inaccessibile per terra
fino all’Ottocento, quando l’unica via che collegava con Castellammare
era poco piĚ di una mulattiera che s’inerpicava lungo la collina
fino alla frazione di Alberi da cui si discendeva a Meta dove, sul Ponte
Orazio, era posta la “gabella”, cioè il dazio. Il libro di Franco Gargiulo
ha come punti di riferimento quattro date fondamentali: 1832,
1839, 1906, 1948. Nel 1832, Ferdinando II di Borbone, avendo intuito
che la penisola sorrentina diveniva sempre piĚ apprezzato luogo
di villeggiatura, come gią in epoca romana, decretė l’esecuzione della
nuova strada tra Castellammare di Stabia e Sorrento, per cui ci fu
l’apertura di una traccia sopra la quale si voleva condurre la nuova via
che, giustamente, non fu portata tra i monti. Solo allora, dopo secoli
d’isolamento, la penisola sorrentina divenne facilmente raggiungibile
anche sulla terraferma: beninteso, viaggiando a dorso d’asino o nelle
carrozze trainate da cavalli. Dopo il viaggio in treno da Napoli a Castellammare,
per arrivare in costiera, bisognava proseguire per un’ora
e un quarto lungo la nuova strada che costeggiava il mare e l’impervia
mulattiera Seiano-Alberi-Meta. Va precisato, comunque, che si do6
vette aspettare sino all’ottobre 1939 per l’apertura definitiva del nuovo
percorso alle carrozze. Dai primi collegamenti con la carrozze, in
seguito, si passò al viaggio in tram nel 1906 con l’istituzione ufficiale
della apposita linea utilizzabile dall’utenza. Nel 1948, infine, l’arrivo
del treno a Sorrento.
Antonino Gargiulo concentra l’attenzione sul periodo sugli anni
compresi tra il 1906 e il 1948, quelli in cui era il tram a collegare
Sorrento con Castellammare, ma il suo studio risulta pregevole anche
perché ricostruisce in maniera brillante tutte le vicende che hanno
portato a migliorare le comunicazioni terrestri della penisola sorrentina
con Castellammare. Nella sua opera l’autore ha profuso l’impegno
certosino del ricercatore scrupoloso dei documenti, ma anche l’amore
per il passato della nostra terra, gią testimoniato in tante altre pubblicazioni
sulla storia locale. Franco Gargiulo, inoltre, ha arricchito il suo
libro con cartoline d’epoca che furono dedicate al tram. Quelle cartoline
in bianco e nero, lontane dai nostri giorni in cui tutto Ź colore
nel settore dell’immagine, rappresentano un contributo raffinato alla
volontą di spiegare la storia della penisola comunicando con intensitą
il suo messaggio.
Dal passato al presente sorge spontanea una riflessione: oggi le problematiche
legate alla qualità deficitaria del servizio offerto dai treni
della Circumvesuviana ci inducono pensare che tanto resta ancora da
fare nel settore dei collegamenti ferroviari tra Sorrento e Napoli, senza
mai dimenticare le grandi tradizioni turistiche della penisola sorrentina
e l’importanza assunta nella sua realtą economica dall’industria
delle vacanze.
Giovanni Guarracino
 
Premessa dell'Autore
Quante volte, trovandomi per strada, immerso nel traffico caotico
dei nostri giorni, il mio pensiero Ź tornato ai racconti dei miei genitori
o delle tante persone piĚ anziane di me, le quali, con un pizzico di nostalgia,
rievocavano ricordi collegati al tram.
Questa circostanza mi spinse, nel 1998, in occasione del Cinquantenario
dell’arrivo del primo treno a Sorrento, a pubblicare un breve
saggio sull’argomento, sicuro di fare una cosa gradita ai tanti nostalgici
che si erano serviti di questo mezzo di trasporto negli anni compresi
tra il 1906 ed il 1948.
Quel saggio, anche se incompleto, riscosse un notevole successo e
piĚ volte, negli anni seguenti, sono stato invitato ad ampliarlo. Come
sempre succede ad un autore dilettante quale io mi ritengo, al momento
di dover fare una scelta su cosa sia opportuno pubblicare, mille pensieri,
e non tutti positivi, si presentano nella mente e la scelta diventa
difficile.
Anche l’amico Antonino Cuomo, profondo conoscitore di storia locale
e mio maestro, a cui devo tanto se sono riuscito a combinare qualcosa
di positivo nel campo della storiografia locale, si mostrò entusiasta
del mio progetto di ampliare lo studio sul tram e sull’arrivo del primo
treno a Sorrento, consapevole che, grazie soprattutto alla mia testardaggine,
che ritengo essere la mia dote piĚ spiccata, sarei approdato ad
un risultato soddisfacente.
Un ulteriore imput a questa iniziativa mi Ź stato fornito dall’amico
Antonio d’Orso, appassionato collezionista di documenti e cartoline
d’epoca, il quale si dichiarė disposto, quando ancora questo studio era
solo un vago progetto custodito, insieme a tanti altri, nella mia mente,
e come gią in occasione di altre mie pubblicazioni di storia locale, a
fornirmi le cartoline dedicate al tram allo scopo di rendere ancora piĚ
bello ed interessante questo semplice lavoro che, mi auguro, soddisfi
almeno un po’ il gentile lettore.
Sant’Agnello, maggio 2013 Franco Gargiulo
Libro: Tram Penisola Sorrentina
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Libro: Tram Penisola Sorrentina

The story of first tram on sorrento penisula territory

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