Nel 1769 il capitano inglese James Cook, approdato a Thaiti, appunta per la prima volta tra le sue note di viaggio il termine "tatow", assistendo ad una delle pratiche rituali e decorative della popolazione locale. Il termine deriva da Tau-tau, suono onomatopeico con il quale gli stessi thaitiani definivano la pratica di decorare la pelle del corpo incidendola affinchè del pigmento estratto dalle erbe venisse assorbito dalle carni tingendole in maniera permanente.

"...nella città di Inn Wa (Ava - Birmania) gli abitanti, uomini e donne, pungono la loro pelle  con punte di ferro e sfregano nelle punture un pigmento indelebile in modo che rimangano pitturati per sempre..."

 

dagli appunti del mercante inglese Ralph Fitch, che visitò la Birmania nel 1586

All'inizio del 1700 i marinai europei entrano in contatto con le popolazioni indigene del pacifico, dai quali apprendono la pratica del tatuaggio, personalizzandola con temi e icone della cultura occidentale.

 

 

E' nel 1891 che il newyorkese Samuel O'Reilly brevetta la prima macchinetta elettrica per il tatuaggio.

Negli anni 20 i circhi arruolano persone tatuate per il loro spettacoli ambulanti, presentando i corpi decorati come un'attrazione.